domenica 17 maggio 2009

Pangloss... e adesso basta stare nel’orto!

Mettersi ad elencare le malefatte di questo governo oltre che superfluo rischia di essere un esercizio retorico nonché incompleto tante e tali sono le questioni che si dovrebbero elencare . Ad ognuno , dunque , il compito di fare la sua personalissima classifica . Di nostro ci mettiamo il commento . Siamo , ormai, di fronte ad una situazione in cui , evidentemente , il delirio di onnipotenza ha preso il sopravvento su ogni forma di raziocinio. Parlando per metafore ci torna alla mente l’adolescente brufoloso che dopo aver rischiato la cecità assoluta massacrandosi nella pratica masturbatoria tra le mura della sua cameretta , appena ha potuto mettere le mani su una ragazza vera passa le sue giornate ,ovunque si trovi , a millantare di come egli sia l’unico erede di Casanova e di come il sesso l’abbia, di fatto, inventato lui, con tanto di sguardo di compatimento nei confronti di chiunque abbia a passare da quelle parti. Ma non solo, che nessuno si permetta di mettere in dubbio questo dogma , perché, allora , passa facilmente all’insulto senza guardare in faccia a nessuno . Le tempeste ormonali sono brutte bestie … ma con l’età passano e se l’individuo è sufficientemente cresciuto a livello intellettuale ed emotivo arriva anche i giorno in cui , oltre a comportarsi diversamente , addirittura si vergogna un po’ dello spettacolo deprimente che di cui è stato protagonista fino a poco tempo prima. Tutto questo, come dicevamo parlando per metafore e tenendo conto di un soggetto normale nell’accezione tradizionale del termine. Quando questo ripensamento non avviene e per tutta la vita l’individuo si convince che il comportamento sopra descritto è la norma siamo di fronte ad una patologia o come direbbe chi ne sa di psicologia : ad una devianza . Una devianza che va corretta per il bene dell’individuo e per quello di chi gli vive attorno. Orbene poiché qui non stiamo discutendo di psicopatologia , bensì di politica occorre davvero , per il bene di tutti , che si metta in campo al più presto ogni azioni possibili ed immaginabili per riportare i troppi affetti da delirio di onnipotenza ad quella condizione di “normalità” che un paese civile può riuscire a tollerare senza il rischio di una devastazione sociale e culturale senza rimedio. Spiace quindi dover tornare a fare la predica alla sinistra, al centrosinistra, al centro centro …. a chi cazzo volete voi , purchè sia collocato al di fuori delle mura della cittadella del Popolo delle Libertà. A rischio di sentirsi ancora , come altri milioni di persone, la classica “vox clamans in deserto” torniamo sul tema di chi debba combattere e come il pericolo, sempre maggiore, di vedere decine di anni di lotta per rendere questo paese qualcosa di migliore per chi arriverà dopo di noi … semplicemente fatica sprecata. E’ vero che siamo in campagna elettorale e ognuna delle persone a cui è diretto questo “appello” è dedito , come tanti piccoli Pangloss , alla cura del proprio “orto” . Ma rifacendoci , non casualmente proprio al Candido di Voltaire ,non sarebbe il caso che proprio come Pangloss dopo aver coltivato le proprie ambizioni (o aspettative se preferiscono) i gruppi dirigenti dell’opposizione tutta decidano di condividere, con chi ha permesso loro di posare le loro riverite terga su un qualsivoglia scranno, il frutto del proprio lavoro e del proprio ingegno ?
In sintesi vogliono o no questi signori “togliersi la paglia dal culo” come avrebbero detto i nostri nonni e anziché pensare alle comparsate televisive cominciare a proporre qualcosa che rimetta insieme i cocci di un opposizione che sia perlomeno degna di questo nome?
Ci si dirà : ma per fare questo occorre che tutti siano d’accordo quantomeno su uno straccio di programma? E ci vuole tanto? A proposito di vox clamans in deserto ci permettiamo di formulare questa modestissima proposta. Ieri casualmente ci siamo trovati per le mani una copia della Costituzione Italiana. Ebbene , come si fa a volte per ingannare il tempo, abbiamo riletto i primi IV Titoli ( sono bastati pochi minuti ) e ci è sorta spontanea una riflessione : Ma allora l’opposizione ce l’ha già pronto il programma elettorale su cui coalizzarsi . L’ hanno preparato esattamente il 27 dicembre del 1947 alcuni personaggi che forse inconsapevoli (ma previdenti) rispetto alla pochezza mentale dei loro successori hanno voluto risparmiargli di scervellarsi a vuoto massacrandosi (anch’essi come il ragazzino della metafora) di seghe (stavolta) mentali su soglie di sbarramento più o meno convenienti o nell’eterna lotta a chi è stato invitato una volta in più da Vespa e da Santoro. Ripartire con un programma semplice che ribadisca e realizzi quanto scritto dall’Assemblea Costituente può apparire infantile per menti così sopraffine? Eppure oggi il problema più grande di questo paese sta proprio qui , che mentre si discute e ci si ammazza per quale dev’essere il voto utile si è persa di vista la realtà che per dirla con le parole di una signora recentemente e senza alcun merito assurta agli onori della cronaca : “Berlusconi insegue lo spirito di Napoleone , non è un dittatore . Il vero pericolo è che dopo di lui arrivi la dittatura , perché la politica sta morendo”