mercoledì 31 dicembre 2008

lunedì 29 dicembre 2008

Le bugie hanno le gambe corte … e non solo loro!

Tra rulli di tamburi e squilli di fanfare ( o fanfaroni ? ) il 30 agosto di quest’anno il Presdelcons annunciava al mondo la “quasi ” soluzione del problema degli immigrati clandestini , con buona parte dei media , ovviamente supini , a sperticarsi di lodi al nostro condottiero ed all’eroe dell’indipendenza Libica . E allora venimmo a sapere che : grazie al trattato siglato oggi, l'Italia potrà vedere ridotto il numero dei clandestini che giungono sulle nostre coste e disporre anche di maggiori quantità di gas e di petrolio libico, che è della migliore qualità. E ancora, che: in cambio di 5 miliardi di dollari che l'Italia stanzierà per «voltare pagina» rispetto al periodo dell'occupazione coloniale, ci sarà la piena collaborazione da parte della Libia nel contrasto all'immigrazione clandestina mediante il pattugliamento delle coste libiche dalle quali salpano gran parte dei migranti verso Lampedusa. Sorvoliamo sulle facezie con cui stampa e televisione ci inondarono di informazioni tipo : lo scambi di doni tra i due statisti, le fotografie dei nipotini esibite sotto la tenda del colonnello, facciamo finta di niente anche sulla solenne incazzatura dei 20.000 aderenti all'Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia che da quasi 40 anni aspettano un accordo che li risarcisca per i beni confiscati loro da Gheddafi e vediamo invece il commento di chi della battaglia contro l’immigrazione ha fatto la sua bandiera . Il leader della Lega, Umberto Bossi. “Va bene l’accordo con la Libia perché la Libia fermerà gli immigrati clandestini invece di mandarli qui … perché da lì che arrivano tutti gli extracomunitari... Ciò sarebbe un aiuto insperato e positivo … Se Berlusconi ha firmato l’accordo è anche perché ci ha lavorato sopra anche Maroni”
Tutto è bene quel che finisce bene , direbbero Aldo Giovanni e Giacomo nella gag del Rezzonico e del Gervasoni . E invece … invece dal giorno di Natale ad oggi oltre 2000 migranti sono sbarcati a Lampedusa , ed altri sono già stati avvistati e di conseguenza , in procinto di arrivare .
Che il tanto decantato accordo sia stato l’ennesima boutade mediatica deve essersene accorto anche quello che, a detta di Bossi, “ci ha lavorato sopra” tant’è che, come riportano gli stessi media che all’epoca avevano osannato l’accordo , il Ministro Maroni ha chiesto al collega Frattini di prendere una posizione ufficiale nei confronti di Gheddafi. Il ministro Frattini ha dichiarato , a sua volta di aver rinnovato l'appello a Tripoli perchè «cooperi attivamente e proficuamente su questo delicato fenomeno con le competenti autorità italiane». A questo punto sarebbe molto interessante sapere quali siano, secondo voi, le reazioni del Colonnello Gheddafi alla telefonata di Frattini .
Dite la vostra votando il sondaggio.

domenica 28 dicembre 2008

Caro Bondi ti scrivo…


Caro Sandrino ( permettimi di chiamarti così ,non fosse altro che per l’unica cosa che ci accomuna, ossia la militanza nella FGCI e successivamente nel PCI ) leggo con apprensione che quest’anno i mezzi di comunicazione ti stanno facendo andare il panettone di traverso. Mi spiace sinceramente , e se posso in qualche modo consolarti , ti dico che personalmente (e con me qualche milione di altri tuoi concittadini) viviamo nella medesima tua situazione per 365 giorni all’anno da diversi anni. Per darti un’idea della tempistica , all’incirca, da quando il tuo adorato leader ha deciso di scendere in politica. Orbene sapere che anche per te Esiste un grave problema che riguarda i mezzi di comunicazione, in particolare l'informazione televisiva.” mi allarga il cuore . Peccato che quanto tu hai così lucidamente descritto noi lo affermiamo da anni senza risultato e il più delle volte sentendoci rimbrottare che siamo i soliti comunisti che , in assenza di altri argomenti, usano siffatto pretesto per denigrare lo statista di Arcore. Caro Sandrino sono davvero dispiaciuto dei tuoi patimenti nello spiegare al pargolo come mai i telegiornali parlino di fatti di sangue così crudeli . Ti capisco e per quello che vale sappi che hai tutta la mia solidarietà personale. Mi rendo conto quanto sia difficile spiegare ad un fanciullino che , anche nel migliore dei mondi possibili, che tu e tutti i tuoi colleghi del popolo delle libertà avete costruito in soli otto mesi di governo, avvengano accadimenti cotanto ripugnanti . In effetti è complicato argomentare poiché i fantolini hanno una logica ineccepibile, oserei dire manichea . Se è bianco è bianco se è nero è nero. Non sono come i grandi con i quali per spiegare ogni nefandezza bastava richiamare “il comunista Prodi” o “ il vampiro Visco” e subito scattava l’applauso della folla. I bambini non si accontentano e per chi ha vissuto di propaganda becera cambiare registro e trovare dissertazioni vere , indubbiamente, rappresenta un grosso grattacapo. Certo mi sarebbe piaciuto molto di più sentirti pronunciare queste parole un anno fa , ad esempio, oppure nei mesi di campagna elettorale , allorquando dal TG1 a Studio Aperto sembrava che questo paese fosse diventato la Colombia . Zingari, rumeni, beneficiati dall’indulto ( per il quale la CdL ha votato a favore , ma dimenticandosene in fretta ) clandestini , islamici e tutta la feccia della terra sembrava fosse dietro ad ogni angolo pronta a colpire e martirizzare l’italico industrioso popolo, che a quel punto aveva una sola speranza : cacciare quel fannullone di Prodi e dare il paese in mano a voi che avreste , finalmente, riportato la civiltà ! Ebbene , oggi che questo progetto l’avete realizzato, ti scandalizzi perché la criminalità , non solo non è diminuita (dati ISTAT) ma addirittura se ne parla ? Dai Sandrino , ti descrivono come persona di buon’animo, ma non vorrai farci credere che sei ingenuo al punto da non aver compreso il giochino ! E allora , quando esterni, abbi, per favore, un po’ di rispetto per quel briciolo di intelligenza che noi abbiamo ancora la presunzione di possedere. La decenza è una virtù inestimabile, perché non mostrare ( almeno ogni tanto ) di possederne un pochino , e magari farne (seppur saltuariamente) anche uso ?

http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/BONDI-quotORRORE-NEI-TG-NESSUN-RISPETTO-PER-I-BAMBINIquot/news-dettaglio/3472537

sabato 27 dicembre 2008

Sei malato e vuoi guarire? Incomincia a lavarmi l’auto….

Mi raccontava, l’altro giorno un amico , di essere andato dal proprio medico perchè negli ultimi tempi stava proprio molto male. Il suo medico , dopo averlo visitato, gli ha detto : “ E’ vero sei decisamente in una condizione terribile e quindi , già dai primi giorni del 2009 bisogna intervenire drasticamente. Prima di tutto ti prescrivo di lavarmi la macchina, immediatamente dopo, devi venire a casa mia a eseguire un po’ di quei lavoretti che io non trovo mai il tempo di fare.” Nessuno si meraviglierà se vi dico che la faccenda è finita ad insulti , con il mio amico che urlava : ” Ma come io sto male e lei invece di pensare a come guarirmi pensa a farsi i cazzi suoi!” E l’altro che cercava, invano , di dimostrare come il farsi lavare l’auto era qualcosa nell’interesse anche dell’amico mio. Il bello di tutta la vicenda è che i pazienti in attesa , udito il tumulto, si sono affacciati e quando hanno compreso il perché di tutto quel trambusto hanno letteralmente preso a calci nel sedere il malcapitato medico che pretendeva di fare il suo interesse personale abusando della posizione che occupava.
Va da sé che niente di quanto finora raccontato non è vero. Si trattava di una , prolissa ma non del tutto inverosimile , introduzione alla notizia che faceva da apertura al TG1 (quello per cui tra breve pagheremo un canone , per intenderci ) . La notizia era questa : “Il premier al telefono con don Gelmini annuncia i progetti per il nuovo anno: “Per quanto mi riguarda è un anno terribile quello che ho davanti per il governo del Paese: dovremo fare le riforme a cominciare da quelle delle intercettazioni e della giustizia che ci occuperanno molto”.
Ordunque, siamo un paese che sta affrontando la peggior crisi economica che si ricordi a memoria d’uomo , il numero delle persone costrette a sopravvivere con i 750 € della cassa integrazione sono aumentati in maniera esponenziale , un 20 % circa della popolazione vive al limite della soglia considerata di povertà e per non farla troppo lunga e non deprimerci ulteriormente , aggiungiamo solo che lo stesso Presdelcons ammette che abbiamo di fronte un “annus horribilis”. Benissimo! E ma la ricetta che ci propone qual è ? Innanzitutto regolare definitivamente i conti con i Magistrati e poi sistemare quei giornalisti del cazzo che mi sputtanano sui giornali pubblicando le telefonate alle signorine e ai dirigenti Rai ( tanto per citare solo i fatti che conosciamo , e senza escludere quelli a noi sconosciuti ma che , magari, potrebbero ancora saltar fuori … ).
Senza entrare nel merito dei provvedimenti che si commentano da soli diviene f
acile, a questo punto, capire dove si voleva arrivare con la storiella dell’amico e quale sia la domanda che ne scaturisce . Ossia: perché , se nell’esempio iniziale tutti noi (immagino) riteniamo corretto il fatto che il medico che si fa gli affari propri a spese del paziente sia legittimamente preso a calci nel sedere il Presdelcons in una situazione analoga non meriti nemmeno un commentino critico alla sua ennesima infelicissima uscita?
Perché tra qualche settimana dovremo andare a versare 106 sudatissimi €uretti per poi trovarci a guardarci desolatamente negli occhi mentre l’annunciatore televisivo ( da noi tutti retribuito) ci piazza sul muso questo genere di notizie senza nemmeno la decenza di scrollare la testa avvilito di fronte a tanto squallore?
Io una risposta , ancorchè ovvia, ce l’ho ed sempre ancora la stessa che conclude il post del 29 novembre scorso. A voi decidere se andare a vederla o meno.

mercoledì 24 dicembre 2008

Presepe 2008

Abbiamo allestito due presepi. Nel primo manca Gesù, perché non può nascere in un mondo che non accoglie. Nel secondo ci sono prostitute e barboni che, come Giuseppe e Maria, cercano un angolo di mondo dove sopravvivere».
Don Zappolini, parroco di Lari (Pisa), Ansa 23 dicembre

Buon Natale a...

Auguri di Buon Natale agli 11.042.326 italiani che il 13 e 14 Aprile 2008 hanno votato Partito Democratico e anche agli 1.414.118 che hanno votato Di Pietro per il Senato .
Auguri di Buon Natale ai 12.092.969 di italiani che il 13 e 14 Aprile 2008 hanno votato Partito Democratico e anche agli 1.593.532 che hanno votato Di Pietro per la Camera dei Deputati .
Auguri di Buon Natale ai 308.157 italiani all’estero che hanno votato per il Partito Democratico e anche ai 37.985 che hanno votato Di Pietro per il Senato.
Auguri di Buon Natale ai 331.567 italiani all’estero che hanno votato per il Partito Democratico e anche ai 41.589 che hanno votato Di Pietro per la Camera dei Deputati.
Auguri anche ai compagni della cosiddetta “sinistra radicale dei quali non riportiamo i numeri perché non voglio essere apostrofato con le parole del Conte Ugolino davanti al sommo poeta: “ tu voui ch’io rinnovelli Disperato, dolor che ‘l cor mi preme …”

domenica 21 dicembre 2008

Psicologia dell’homo arcorianus

Leggevo stamattina un articolo di un giornale online dal titolo : Veltroni: “ voglio un PD sano” e mi ha colpito, in particolare, uno dei commenti dei lettori che trascrivo testualmente “ Solitamente in un paese democratico un leader di partito dopo una pesante e severa batosta elettorale sia in campo nazionale che locale, rassegna le dimissioni e se ne va a coltivare l'orticello. Da noi questo non avviene anzi il leader plurisconfitto è più pimpante che mai e arringa i suoi e dice di voler condurre la sua armata brancaleone alla vittoria contro l'affarista Berlusconi che con la sua azione governativa porta solo danni e miseria a tutti gli italiani. Non sarebbe meglio che qualche testa pensante del PD proponesse a chi di dovere di gratificare Veltroni con una bella nomina a Presidente di Cinecittà o a Presidente della Festa del cinema a Roma, oppure a sua scelta, se vuole, di essere mandato in Africa. Io credo che non solo il PD ma anche tutta la politica italiana ne sarebbero avvantaggiati.” Dalle prime righe ho immaginato di avere a che fare con il classico cittadino , legittimamente incazzato, con una classe politica inamovibile che , contrariamente al vino, invecchiando non migliora affatto ma che nessuno riesce in alcun modo a far uscire dalla “botte” nella quale si è comodamente insediata . E devo dire che per alcuni secondi , sebbene non completamente d’accordo ho avuto, quasi, un moto di interesse per quanto affermato e per l’immagine del personaggio. Ma è bastato leggere le successive righe per ritornare con i piedi per terra. Ero squallidamente di fronte a quello che io banalmente definisco “fascistello” a cui non pareva vero di poter “inzuppare il pane” nelle grane del PD. E allora, per una volta proviamo a caratterizzare questa tipologia di individuo che scorrazza nel nostro paese in branchi che variano numericamente in diretta proporzione con i successi o gli insuccessi del loro capobranco. Il soggetto che ,con estrema rozzezza, definisco “fascistello” è , in realtà ,ormai noto, anche agli studiosi di psicopatologia , ma riassumerne un breve profilo ( senza pretese scientifiche) crediamo possa giovare a tutti. L’homo arcorianus ( nome scientifico del fascistello medio ) possiede innanzitutto un caratteristica , ovvero la capacità di saper guardare con sguardo trasognato ed intimamente invidioso colui il quale gli si rivolge , a prescindere dal contenuto dei messaggi. Il livello di condivisione dei concetti è il medesimo sia che questi affermi di essere “ costretto a bere l’amaro calice della sua discesa in campo per la salvezza del paese ” sia che affermi di essere costretto dal neo governatore d’Abruzzo a fare altrettanto con “ il Veuve Cliquot dell’87 ” . Dunque , se partiamo dalla incapacità congenita di estrapolare i concetti che gli vengono sottoposti , ne deriva la particolare vocazione a ripetere meccanicamente gli stessi senza alcuna preoccupazione di cadere nel ridicolo. Il commento all’articolo ne è la prova lampante . Secondo l’homo arcorianus siccome Veltroni ha perso in Abruzzo deve smettere di fare politica. Inutile , naturalmente, dire all’Homo arcorianus che se questo concetto vale oggi in una regione, il suo mito sarebbe dovuto scomparire dalla scena politica da almeno dodici anni fa. Il 1996 segna,infatti, la data della prima grande sconfitta alle elezioni politiche del suo vate , da parte di tal Prodi Romano da Bologna , che, per la cronaca, dopo la fine (ingloriosa) del suo ultimo governo , lui si, ha smesso di occuparsi attivamente di politica. A dir il vero si potrebbe ,anche, anticipare di un anno la “messa a riposo” della divinità adorata dall’homo arcorianus. Chi non ricorda ,infatti , la debàcle alle amministrative del 1995 resa ancor più famosa dal signor Fede Emilio che, nel giro di un ora, dovette sostituire tutte le bandierine azzurre che (con grande ottimismo e con i dati tarocchi di Datamedia ) aveva già piazzato sulla carta geografica e sostituirle con altrettante rosse? Ma è inutile far notare all’homo arcorianus che se una regola vale per l’uno la stessa deve valere per l’altro , o che la legge , in democrazia, è uguale per tutti. L’homo arcorianus ti dirà che non è così e aggiungerebbe, magari con un sorriso ( perché anche il suo dio ride sempre) che altrimenti non si spiegherebbe come mai il suo mito ha fatto più “leggi ad personam” che leggi per il paese. Quindi , allorquando un Magistrato , con tanto di prove alla mano , imbastisce un processori si verifica esclusivamente la seguente condizione: il suo idolo è un martire delle toghe rosse . Allo stesso modo (?) se quello svagato di Fassino viene intercettato al cellulare a parlare di banche bisogna , si verifica un’altra condizione : ovvero che Fassino emigri quanto prima nel Ruanda Burundi. E’ normale ,infine ,per il l’homo arcorianus,, di fronte ad ogni argomentazione buttarla in rissa possibilmente cercando argomenti che riguardino la sfera personale dell’avversario . Veltroni ha dichiarato di avere a cuore i problemi del continente africano? Mandiamolo in Africa! Si interessa di cinema? Facciamogli fare il direttore del festival di Roccacannuccia ! Ma quando l’homo arcorianus arriva a queste considerazioni definitive, inconsciamente , denuncia quella che è la concezione più profonda della politica che ha ereditato da parte del suo guru. Ovvero ognuno in politica deve fare ciò che gli interessa di maggiormente . Veltroni l’Africa , il suo capo e suoi discepoli i CAZZI LORO!

sabato 20 dicembre 2008

In miniera!

Arriva il Natale e siamo tutti più buoni.
E allora se è davvero così vale la pena parlare ancora di Brunetta per la proposta di far lavorare fino a 65 anni le donne?
Vale ancora la pena di parlare di un Ministro dell’Economia che sta lasciando un paese alla canna del gas solo per avanzare i soldi per il federalismo fiscale dei suoi amici leghisti?
Vale la pena parlare del fatto che è stata approvata la celebre finanziaria “fatta in 7 minuti” ?
Vale la pena ricordare che un numero , ormai, intollerabile di famiglie dovranno passare il Natale facendo i conti con i 700 € al mese della Cassa Integrazione?
Vale la pena ricordare che tutti gli “atipici” non avranno neanche i 700 €uro della Cassa Integrazione ?
Vale la pena ricordare che il caso Parmalat , nonostante la sentenza, ha lasciato sul lastrico svariate decina di migliaia di persone?
Vale la pena citare l’ennesimo attacco della Chiesa ai gay?
Non vale la pena . Oggi bisogna parlare del PD e della questione morale . Meglio ancora se a parlarne è un pregiudicato, un inquisito o quantomeno un personaggio in odore di mafia. Se poi chi parla è circondato di tutte queste belle anime meglio ancora , la voce si fa più forte ed gli spazi sui media si amplificano a dismisura . Per non parlare dell’ipotesi in cui questa persona , le belle anime di cui sopra , se le porta in parlamento a nostro carico . Che differenza c’è tra un’Assessore che intasca del denaro da un privato per favorirlo in un’opera pubblica ed un pregiudicato che incassa decine di migliaia di euro al mese di denaro pubblico , solo perché è amico di un personaggio pubblico eccellente? Riflettiamoci . Per quanto mi riguarda la risposta è semplice : nessuna differenza ! In miniera tutti e tre a spalare carbone!

lunedì 15 dicembre 2008

Oltre i limiti d’età , oltre i limiti della decenza

Ci avrei giurato che dopo la proposta indecente di portare a 65 anni l’età pensionabile femminile qualcuno avrebbe parlato obblighi derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea e di necessità di garantire una parità tra uomo e donna. Oltre che rozzi sono anche banali , ripetitivi e privi di fantasia. Non occorreva dunque la palla di vetro per arrivarci. Bastava guardarsi indietro e ricordare un fatto analogo avvenuto qualche anno fa. Eravamo a metà degli anni novanta ( anno più anno meno e forse al Governo c'era Prodi) e dopo un dibattito che durava anni l’Italia dovette recepire la normativa europea che in nome della stessa parità sbandierata oggi, cancellava il divieto di adibire le donne al lavoro notturno. Il concetto oggi è ancora lo stesso , a distanza di anni , ossia: donne perché dobbiamo discriminarvi impedendovi di lavorare anche dalle 22 alle 6 di mattina? Noi vi vogliamo dare un’opportunità in più e voi anziché esserci grate vi mettete a fare le vittime? So benissimo che sembra una presa per il culo ma è stato proprio così. E adesso siamo pronti a fare il bis con le stesse argomentazioni del cazzo di allora. Non so quanti tra gli ultras che inneggiano alle straordinarie doti del Signor Brunetta abbiano un’esperienza diretta di cosa significhi per una famiglia avere una madre o una moglie che è costretta , pur di mantenere uno straccio di posto, a lavorare di notte una settimana ogni quattro. Personalmente avrei tante storie , magari modeste ma significative, da raccontare su questo tema. Mi auguro , tra qualche mese, di non dover arricchire la mia esperienza anche con le storie di chi sarà costretta a lavorare oltre che al di là dei limiti di età , anche al di là dei limiti della decenza e della civiltà

domenica 14 dicembre 2008

Li avete votati ? Adesso teneteveli!

Fannulloni anche da “vecchi”. L’ incubo del ministro Brunetta per gli sfaticati adesso prende di mira anche chi avrebbe diritto ad andare in pensione. In particolare le donne. Poco importa al Ministro se costoro fanno tre lavori – i figli, la casa, i genitori anziani – e andando in pensione qualche anno prima diventano l’unico sostituto di un sistema sociale che non esiste . Per Brunetta tutto questo non conta le donne , in particolare , vanno punite senza esitazioni.Brunetta dichiara di essere sbigottito : “dallo spaventosamente basso tasso di occupazione italiano” E allora cosa fa ? Invece di proporre soluzioni per i giovani ( che un lavoro lo rincorrono senza riuscire a trovarlo) propone di “recuperare alla vita lavorativa attiva la cosiddetta terza età” Quindi basta possibilità diu andare in pensione a 60 anni per le donne ma aumento di 5 anni dell’età pensionabile. Il tutto perché , a detta del Ministro, bisogna : “non sprecare questo enorme serbatoio che sono gli anziani, la terza età, perché al di là di tutto conviene economicamente”.Ecco la questione : “conviene economicamente” . Come dire chissenefrega se tu per tutta la vita hai badato ai figli , alla casa e a tutto quello che , normalmente , la società scarica sulla spalle delle donne . Oggi economicamente conviene farti lavorare di più è quindi: schiatta sul posto di lavoro. Qualcuno che di pensioni e di problemi al femminile ne capisce di più del Ministro ha obbiettato che “costringere le donne a lavorare fino a 65 anni significa punirle”. E significherà pure qualcosa il fatto che un altro Ministro dello stesso Governo abbia dichiarato “l'età reale di pensionamento delle donne è più alta di quella degli uomini i quali grazie all'anzianità raggiungono la pensione prima delle donne. Solo l'8% delle donne arriva all'anzianità. Quindi i 60 anni sono l'unica prima uscita per le donne».
La CGIL ricorda al Ministro Brunetta che la legge di parità tra uomini e donne del 1977 permette alle donne “se vogliono di lavorare fino a 65 anni”. “Mi pare – aggiunge il maggior Sindacato - che Brunetta arrivi 31 anni dopo”. “Il problema è un altro , ed è che le persone devono poter scegliere”.Dite la verità queste cose nel programma elettorale che vi ha spinto a votare per Berlusconi e la sua coalizione non solo non erano scritte ma sono state nemmeno sussurrate. Li avete votati ! Adesso teneteveli!

sabato 13 dicembre 2008

E parlano di moralità....

Breve ed incompleta radiografia della squadra del Pdl
Marcello Dell'Utri, senatore Pdl: condanna a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa
Raffaele Fitto, ministro per le Politiche regionali: indagato per corruzione e finanziamenti illeciti
Mario Landolfi, deputato Pdl: indagato per corruzione e truffa per favorire i clan
Altero Matteoli, ministro per le Infrastrutture: imputato per favoreggiamento su casi di abusi edilizi
Giancarlo Pittelli, deputato Pdl: indagato per associazione a delinquere e calunnia
Umberto Scapagnini, deputato Pdl: già condannato, è indagato per abuso d'ufficio
Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione: indagato per ricettazione nell'inchiesta Bpi
Roberto Castelli, sottosegretario alle Infrastrutture: abuso d'ufficio, con l'immunità ha avuto solo una multa

QUESTI SONO SOLO ALCUNI DI QUELLI CHE CI STANNO SFRACELLANDO I "COSIDDETTI" CON LE LORO LEZIONI DI MORALE .

E non abbiamo nemmeno nominato il loro datore di lavoro ... ma questa forse è la parte più pregevole del post

LA MISTERIOSA STRATEGIA DELL'ON. TREMONTI

La strategia anti crisi dell'Italia è ispirata alla massima cautela: misure dell'ordine dello 0,3 per cento del Pil contro il 7 per cento di altri grandi paesi. Si dice per tener conto del debito pubblico. Ma altrettanto rigore non è stato dimostrato in altre vicende. E' una situazione paradossale in cui il governo non ha né una politica fiscale proporzionata alla recessione che stiamo attraversando né una di stabilizzazione strutturale del debito. Ci guadagna solo il ministro dell'Economia, che dall'ambiguità vede aumentare il suo potere.
http://www.lavoce.info/articoli/-conti_pubblici/pagina1000790.html

lunedì 8 dicembre 2008

Chi fa incazzare e chi fa schifo!




Questione morale, lo scenario capovolto

di EDMONDO BERSELLI http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/politica/giustizia-4/berselli-8dic/berselli-8dic.html

Ci vuole la sfrontata fantasia di Silvio Berlusconi per attaccare il Pd sulla questione morale. Perché anche chi ha criticato la ventata populista dei primi anni Novanta, e non ha mai pensato che i giudici possedessero la chiave della rivoluzione politica, non può avere dimenticato la sequela di leggi ad personam volute dal capo del centrodestra, tutte tese a legare le mani a procure e tribunali, dal decreto Biondi del 1994 fino al "lodo Alfano". Il centrodestra ha dedicato quasi 15 anni a regolare i conti con la magistratura (le "toghe rosse", nel lessico berlusconiano). Alla fine, vinta la sua guerra personale, Berlusconi si è assunto tutte le responsabilità politico-penali della prima Repubblica, concludendo che i magistrati sono i veri colpevoli di ciò che ha spezzato una "storia di sviluppo e di libertà". Se si accetta il teorema di un sequestro della vita pubblica operato nei primi anni Novanta da Mani pulite, con il corollario di una lotta per la vita, durata fino a oggi, fra la politica e la giustizia, risulta facile chiudere il sillogismo argomentando che in questi giorni si assiste alla vendetta della giustizia contro chi pretese di cavalcarla, salvandosi immeritatamente dalla tempesta che travolse il sistema politico-affaristico di Tangentopoli. Ma è una ricostruzione distorta. Mani pulite travolse una classe di governo corrotta e sfinita. Il Pci-Pds non partecipava al governo nazionale, ed era meno implicato nell'oligopolio di Tangentopoli. Immaginare che il Pd attuale sconti la rivalsa della storia, e paghi integralmente la strategia di allora degli ex comunisti, significa da un lato equiparare i Democratici a eredi diretti del Pci, e dall'altro procedere secondo filosofie cospirative che in realtà spiegano ben poco della situazione attuale del partito guidato da Walter Veltroni. Nella realtà, il Pd sente il peso di un'abitudine al potere locale che scopre alcuni suoi vizi: negli ultimi anni, studiosi come Carlo Trigilia hanno messo in rilievo non tanto una "questione morale" nelle regioni rosse, quanto gli indizi, non proprio sporadici, di un degrado della qualità amministrativa. Alcuni episodi e situazioni, come il caso abruzzese della sanità, il disastro dei rifiuti a Napoli e la vicenda urbanistica di Firenze, rendono evidente questo aspetto (anche se Rosa Russo Jervolino e Leonardo Domenici rivendicano con orgoglio l'assoluta estraneità da coinvolgimenti penali). Quindi il Pd non dovrebbe limitarsi a respingere con disprezzo le provocazioni di Berlusconi. Se una decente qualità tecnica e morale nelle amministrazioni costituisce una delle risorse residue del partito, qualsiasi incrinatura in questo patrimonio va considerato un'insidia grave, che genera inquietudine e tende a rendere meno credibili le rivendicazioni come quella espressa polemicamente da Veltroni nella manifestazione del Circo Massimo ("Il paese è migliore della destra che lo governa"). In sostanza, è improprio e strumentale sostenere l'esistenza di una "questione morale" che grava sul Pd. Semmai un problema di dignità pubblica, di lealtà con i cittadini, di deontologia, di trasparenza, di stile, e talora di corruzione perdurante, incombe su tutta la politica italiana. Questo però si deve a ragioni che il Pd farebbe bene a esaminare con realismo, senza accontentarsi di formule manichee. La questione morale infatti non è il frutto della disonestà intrinseca agli uomini, alla politica o alla destra; è piuttosto il risultato di cattive pratiche, di lacune operative, di soluzioni mancate. Noi scontiamo le riforme incompiute, e la conseguente mancata razionalizzazione delle regole. Va da sé che si fanno sentire anche le riforme tradite, come è avvenuto con il Porcellum, autentica legge carogna voluta dalla destra per impedire all'Unione di governare. Ma paghiamo soprattutto l'incapacità di costruire un sistema istituzionale aderente a un rapporto chiaro fra governanti e governati, fra controllori e controllati, fra elettori e politica, fra affari e istituzioni, fra cittadini e giustizia: e questo non è imputabile a una parte sola. Quante volte Scalfaro, Ciampi e Napolitano hanno invocato riforme istituzionali ragionevoli? In aggiunta a questa tematica generale, che mette alla prova la sua vocazione a governare la modernizzazione del paese, il Pd ha l'obbligo di un esercizio radicale di onestà politica. Cioè di passare in rassegna regole interne, procedure, metodi di decisione. Per dire a se stesso se è effettivamente un'entità strutturata democraticamente, o se è piuttosto una somma di correnti autodefinite, di capi autonominati e di personalità cooptate. Un buon esame di coscienza è il primo passo per correggere scarti e deviazioni. E poiché ci vuole poco a capire che i possibili effetti della propaganda berlusconiana sulla questione morale si intrecciano alle difficoltà evidenti di per sé sul terreno politico, sarebbe bene rendersi conto che in questo momento al Pd non serve la routine, e neppure le parole d'ordine. Ci vuole una seria mobilitazione, organizzativa e istituzionale, per definire con chiarezza i contorni effettivi di un'emergenza; e per decidere razionalmente le contromisure.

domenica 7 dicembre 2008

Ministro ci “semplifichi” la vita…

Non mi interessa affatto partire dai ruoli ricoperti per decidere se delle considerazioni siano o meno valide. Che sia stato un Cardinale , di una Diocesi importante come quella di Milano, a richiamare al diritto di ognuno ad avere un luogo di preghiera , non lo trovo pertanto essenziale. Mi interessa molto di più il concetto espresso che condivido “senza se e senza ma “. Posso permettermi questa precisazione iniziale in quanto ritengo le gerarchie cattoliche alla stessa stregua di parlamentari o comunque di esponenti di spicco di uno Stato diverso dal mio. Ma per i cattolicissimi leghisti questo non può e non deve valere . Chi intende difendere la cristianità non può insultarne i massimi esponenti in nome di un becero e demenziale modo di interpretare la dottrina cattolica. Che la Lega Nord, in particolare, si sia contraddistinta per questo suo stravagante e ondivago metodo di intendere la cristianità non è certo una cosa nuova. Il Vangelo e le Sacre Scritture sono per questi individui come l’elastico delle loro mutande . Lo si tira e lo si allenta a seconda delle necessità del momento. Del resto la coerenza per il leghista , è un po’ come il coraggio per Don Abbondio “ chi non l’ha non se lo può dare “ .
Resta però una questione da capire, ovvero: se questo tira e molla sulla religione cattolica e sui suoi esponenti il leghista medio lo può fare nel proprio intimo , visto che sarà lui a rispondere davanti al Tribunale Divino ( se sono cattolici ci devono credere … e riflettere) il medesimo atteggiamento non può essere accettato da un Ministro della Repubblica. Nemmeno se il suo dicastero è del genere “varie ed eventuali”. Perché ,se non è logico che il cattolicissimo Ministro Calderoli si metta ad insultare pubblicamente il suo Arcivescovo , è ancora più grave che un esponente dello Stato Italiano insulti un suo omologo di uno Stato Straniero . Dico omologo in termini di ruoli ricoperti e non certamente in termini di intelletto , in quanto è palese a chiunque quanto il Cardinal Tettamanzi sia superiore al Ministro al punto da rendere il paragone assolutamente improponibile.
E allora che fare? Una prima cosa che apprezzeremmo molto , ad esempio, sarebbe che il Signor Calderoli la smettesse di romperci periodicamente i coglioni con le sue uscite da pseudopaladino della cristianità, che siano esse uscite verbali o mediante l'esposizione delle sue "magliette della salute" . Un’altra opzione ( da unire alla prima) potrebbe essere che: visto che hanno inventato per lui un Ministero denominato della “semplificazione” esclusivamente perché nell’accordo di governo la Lega pretendeva un tot di Ministri e non si sapeva dove piazzarlo ( e che per questo lo stiamo pagando lautamente con i nostri quattrini) faccia il suo mestiere : ci semplifichi la vita facendosi vedere e sentire il meno possibile.

sabato 6 dicembre 2008

Antonio Schiavone. Roberto Scola. Angelo Laurino. Bruno Santino. Rocco Marzo. Giuseppe Demasi. Rosario Rodinò. Sono questi i nomi dei 7 lavoratori della ThyssenKrupp di Torino deceduti a causa delle ustioni mortali subite nel corso dell’incendio scoppiato, all’interno dello stabilimento, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007.
Un anno dopo altri 1003 omicidi sul lavoro

Un maiale, anche con il rossetto, resta sempre un maiale!

Che il Segretario del PD Walter Veltroni abbia posto l’accento su una serie di vicende interne che sono state sbrigativamente denominate come “questione morale “ è un fatto assolutamente condivisibile . Allo stesso modo in cui è assolutamente indispensabile che le vicende che negli ultimi 24/36 mesi hanno visto protagonisti esponenti più o meno importanti del PD non siano più tollerate. A partire dalle chiacchiere telefoniche in libertà ,fino ad arrivare a vicende di spessore ben diverso , dove la Magistratura, ha messo gli occhi e non solo.
Il Partito Democratico e' nato innanzitutto per rinnovare la politica in questo Paese: non si sottrae quindi e non si sottrarrà a questo esame, mettendo al centro della sua riflessione e delle sue iniziative le questioni dell'etica della politica, del rispetto delle regole e della legalità". Sottoscriviamo in toto le dichiarazioni Veltroniane , le aggiungiamo tra le cose di cui prendere nota e di cui chiedere conto al momento giusto e proseguiamo nella lettura dei giornali odierni.
Silvio Berlusconi: "La questione morale? E' innegabile che ci sia, c'è assolutamente nel Pd"
Pier Ferdinando Casini: "La questione morale esiste ma la crisi della politica è spesso legata agli errori della politica. Non dobbiamo ripercorrere le strade del passato, evitando gli sbagli già fatti.
Bobo Craxi: "La questione morale che sta emergendo nel Pd , sul piano politico è assai più grave di quella che colpì a suo tempo il Psi , dovrebbero chiedere scusa a mio padre
Fabrizio Cicchitto, "c'è una oggettiva 'vendetta della storia' rispetto a ciò che il Pds fece nei confronti del Psi e della Dc, nel biennio '92-'94, e, successivamente, i Ds nei confronti di Berlusconi.
Maurizio Gasparri: "Quella del Pd è una catastrofe politica e morale.".
Antonio Di Pietro: "Che ci sia una questione morale è indubbio. E soltanto chi finora si è ostinato a metterla sotto il tappeto ne ha la responsabilità".
Fabio Mussi: "C'è una catena di episodi in mezza Italia che fanno sì che il Pd risulti investito dalla questione morale. ... Sono felice di non aver aderito a quel partito".
Due sole frasi di commento:
La prima , riferita a Mussi : Anch’io sono felice che Fabio sia stato fuori dai coglioni .
La seconda, riferita a tutti gli altri: "Si può anche dare il rossetto a un maiale, ma resta pur sempre un maiale, si può anche avvolgere un pesce vecchio in un foglio di giornale e chiamarlo cambiamento, ma continuerà a puzzare. ". (Barack Obama)

venerdì 5 dicembre 2008

Hasta la …Ilaria siempre!

A detta del quotidiano La Repubblica , il Presdelcons è molto adirato se non addirittura preoccupato per le esternazioni che Ilaria D’Amico non perde occasione di proporre a proposito dell’aumento dell’IVA alla TV di Murdoch. La fonte di tali preoccupazioni pare sia dovuta al fatto che la nota giornalista goda di grande simpatia tra il pubblico televisivo, è persona seria e rigorosa, ma soprattutto non è attaccabile né tantomeno liquidabile con il solito vecchio epiteto di “comunista!” .
Che sia arrivato qualcuno che finalmente , come nella famosa fiaba è in grado di dimostrare che: “Il Re è nudo? ” Non ci giureremmo, di certo la D’Amico che critica il Presdelcons ( anche se pro domo sua ) è sempre uno spettacolo piacevole al di là di tutto il resto…. Del resto la Signora la credibilità che ha acquisito se l’è guadagnata dimostrando professionalità e capacità … e allora, popolo di sinistra: hasta la Ilaria siempre!
Per i fasci stelli che bazzicano il blog nonostante l’avvertimento che lo fanno a loro rischio e pericolo, preciso che questo è un post ironico. Non sia mai che qualcuno di loro con l’ottusità che lo contraddistingue non l’abbia capito.

domenica 30 novembre 2008

Il Signor Giovanni e l’equivoco della Social Card

Quel mattino Giovanni si era svegliato , come sempre, di buon’ora. Battendo i denti per il freddo e maledicendo gli acciacchi dell’età, era corso davanti allo specchio per radersi. Si osservò con gli occhi ancora intrisi dal sonno . Certo l’aspetto non era dei migliori. Ma d’altronde , un po’ l’età, un po’ la vita grama da pensionato il segno lo lasciano.
Avrei bisogno di andare qualche giorno al mare – pensò- ma con 600 e rotti euro al mese di pensione , il mare lo vedo al cinema … e neanche quello perché il biglietto costa”. Accese ,come sempre, la radiolina posata sul mobiletto e tra una scarica e l’altra il piccolo locale fu invaso dalla parlata blesa di un noto politico. “ ...è uno stvumento che abbiamo penfato pev rifolvere il voftro pvoblema più impovtante… “- sopraggiunse una scarica elettrica e Giovanni si irritò subito. “Maledetta radiolina dovrei cambiare le pile – pensò - ma anche quelle costano e con questi chiari di luna devo farle durare più che posso.” La voce riprese ; “…è una soluzione fvutto della ricevca fatta da un’azienda leadev mondiale del settove e rappvefenta al meglio il fenfo dell’innovazione che quefto govevno poffiede e che vuole portave anche nelle voftre cave. “ Nuova scarica dalla radiolina , e poi : “… e che al mondo già altvi milioni di pevsone ufano da anni …” Nuova scarica elettrica – “…pevchè noi abbiamo a cuove i pvoblemi che vi affillano e vogliamo dave una rivposta concveta”
Accidenti , pensò con un sussulto il Giovanni, qui si parla di roba interessante. Fammi capire meglio cosa mi vogliono dare? Alzò al massimo il volume, ma nel farlo spostò leggermente la rotellina della frequenza . La voce del politico fu immediatamente sostituita da quella del conduttore di Radio Maria. Il Giovanni imprecò : ” Ma porca puzzola è mai possibile che questi rompicoglioni li trovi su tutte le cazzo di frequenze…” . Con calma riposizionò la rotellina e la parlata blesa riprese . “…per finive dico folo che savà gvatuita e la riconoscevete per il fuo claffico colove azzurro”
La voce dell’annunciatore si sovrappose a quella del politico ed il nostro amico Giovanni si trovò con la mano che impugnava il rasoio a mezz’aria e con un dubbio amletico: “ Di cosa cazzo stava parlando il Ministro? “ Sciacquò il rasoio e cercò di fare mente locale : “ Dunque , ha detto che serve per risolvere il mio problema più importante. Io di problemi ne ho parecchi, ma uno , in particolare, mi pesa più degli altri. Ha aggiunto che è una cosa che l’hanno fatta i ricercatori di una ditta leader mondiale del settore. Ho capito pure che sono già in tanti che la usano e che è azzurra e che me la regalano …”
A Giovanni improvvisamente si illuminarono gli occhi e tutto gli fu chiaro . “ Maria Teresa “- gridò alla moglie in cucina – “preparati che il Berlusconi ci dà il VIAGRA a gratis!”

sabato 29 novembre 2008

Social Card , ossia : compassione e creatività

Finalmente! Finalmente un governo che alle fasce più deboli non si rivolge con il vecchio e stantio metodo di fargli avere dei quattrini direttamente dall’INPS o nella busta paga , ma con la creatività che lo contraddistingue , mette a disposizione uno strumento innovativo e al passo con i tempi . Trattasi di un pezzettino di plastica azzurra (già volgarmente bollato come replica della tessera annonaria dai soliti comunisti) che permetterà ai poveri , oltre che di avere qualche euro in più, anche di poter mostrare ovunque il patentino di “miserabile” .
E’ una bella innovazione che ha tanti lati positivi. Tra questi il principale è sicuramente che la Social Card occorre guadagnarsela.
Come ? A giudicare dalle anticipazioni di chi l’ha inventata , si deve passare attraverso una vera e propria maratona che prevede la compilazione di un modulo farraginoso, la visita ad un Patronato che rilasci i documenti che comportano la miserevole condizione del richiedente, un viaggetto alle Poste e , ci pare di aver compreso, anche una rapida sosta all’Agenzia delle Entrate. Insomma la Social Card, oltre che a comprare pasta e latte e farti compatire , ti aiuta anche a stare bello sveglio e attivo . Nulla a che vedere con quanto aveva fatto il vecchio Governo Prodi che, i soldi ai meno abbienti, li aveva dati e basta senza nemmeno chiedergli di alzarsi dalla poltrona. E che cazzo! Capisco che poi la gente non apprezza . Se le cose le trova sul comodino quando si sveglia come farà a capire lo sforzo di chi si è Prodi(gato) per fargliele ottenere. Dunque una bella , sana e soprattutto educativa invenzione, quella della Social Card di cui dovremo ringraziare a lungo quei grandi statisti che hanno elaborato l’idea.
Fatte queste considerazioni di carattere generale ci sembra , però , utile anche cercare di capire come e cosa succederà nei prossimi giorni (?) allorquando una folla immensa di persone saranno colpite da tutto questo improvviso benessere. Le prime informazioni circolanti parlano di consulenti finanziari che , dopo essere stati letteralmente presi a calci in bocca nelle passate settimane, per via dei risultati conseguiti dagli investitori grazie ai loro consigli , oggi sono subbissati di telefonate che chiedono come investire al meglio la somma di 1.33 euro giornalieri che la Social Card ha scaricato loro addosso.
Altre fonti , parlano di un vero e proprio assalto alle agenzie di viaggio per prenotare crociere e viaggi in ogni luogo del mondo. Le parole stesse del premier che, ormai , ripete ossessivamente la frase : Spendete , spendete, spendete… “ pare, siano state prese alla lettera al punto che le forze dell’ordine, anziché essere inviate a controllare gli studenti “comunisti” sono state dislocate per mantenere l’ordine nei centri commerciali anch’essi assaltati dalla folla che all’urlo di : “ ce l’ho anch’io la Social Card” stanno letteralmente svuotando intere scaffalature di merce.
Insomma se il nostro adorato Presdelcons non ci avesse già abituati (dai rifiuti in poi) a risolvere con uno schioccar delle dita tutti i problemi di questo paese verrebbe da gridare al miracolo . Ma cosa abbiamo fatto di buono per meritarci quest’uomo!
Infatti la cosa più abominevole è che nonostante le mirabolanti imprese del Presdelcons siamo un paese dove l’ingratitudine registra ancora valori altissimi . Le ultime indagini demoscopiche , infatti, rilevano che persiste tuttora una metà di italiani che non solo non riesce ad adorarlo come lui vorrebbe e meriterebbe , ma addirittura dichiara apertamente di : " averlo perennemente collocato sui sottostanti ”.
Come già detto in passato … paese di merda!

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domenica 23 novembre 2008

Valori ? Ne basterebbe uno su tre

E così, grazie alle Invasioni Barbariche della Signora Bignardi, abbiamo avuto una bella notizia . Ossia : anche Mara Carfagna ha degli ideali. La notizia rende finalmente giustizia ad una “giovin signora” che, finora, era stata ottusamente giudicata leggendo ( o sarebbe meglio dire: osservando con sguardo lascivo ) il suo curriculum di “soubrette” che , peraltro , finora, è l’unico con un minimo di contenuti . Il curriculum di Ministro della Repubblica , arriverà… anche se , ad onor del vero, possiamo già accreditare alla Ministra il suo primo Decreto Legge, definito "Misure contro la prostituzione" ; ovvero le norme che mirano ad eliminare esclusivamente la prostituzione in strada. Cosa quest’ultima che mi ha colpito particolarmente per il fatto di avere focalizzato l’attenzione e gli interventi solo su chi esercita il “mestiere” in luoghi aperti . Alle mie perplessità ha risposto un mio amico , più sgamato di me , il quale mi ha pazientemente spiegato che se il decreto si fosse esteso a tutti i luoghi avrebbe creato non poco imbarazzo a troppe persone… Ma forse il mio amico si è fatto influenzare dalle parole del Senatore Guzzanti ( Casa delle Libertà o quello che diavolo si chiama e si chiamerà) allorquando parlava di “mignottocrazia al governo” e quindi facciamo finta di niente e torniamo agli ideali della Ministra Carfagna . O meglio ai valori , come li definisce essa stessa . Questi valori , ça va sans dire, sono: Dio , Patria e Famiglia .
Come possa la Ministra essere coerente con questi valori è qualcosa di personale che riguarda solo il suo intimo e quindi non intendiamo entrare nel merito né tantomeno fare i bacchettoni . Qualche osservazione, però, permettiamoci di farla .
Riferendoci a Dio, ad esempio, ci chiediamo come si possano conciliare, , le performances della Ministra sui calendari (e ci limitiamo a quello…) con la parola di Gesù allorquando afferma categoricamente : «Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te...» (Mt. 5, 29-30, cf. anche 18, 8-9).
Riferendoci alla Patria . Come ha difeso, la Ministra, questo essenziale valore della propria vita ( diciamo essenziale visto che ne ha dichiarati tre e uno è un terzo del totale ) quando il suo alleato Umberto Bossi parlando di Italia invita le persone a buttarne la bandiera nel cesso o si esibisce con il dito medio alzato durante l’esecuzione dell’inno nazionale ? Non mi pare che la Ministra si sia accalorata particolarmente nella difesa della Patria in queste circostanze e se lo ha fatto … forse eravamo tutti troppo distratti per accorgercene .
Infine la Famiglia. Intanto diciamo che, probabilmente, è l’unico punto su cui non ha pezzato clamorosamente ! Non fosse altro che , perlomeno, non è tra quelli , della sua coalizione che , dopo tre divorzi e relative nuove unioni (con tanto di figli in giro ovunque ) hanno la faccia di culo di presentarsi al Family Day .
Aspettiamo , dunque e vediamo se, di cotanti valori dichiarati, almeno su uno dimostra di aver capito cosa significa .

La Ministra Carfagna alle Invasioni Barbariche

Nella foto : La fila dei comunisti in attesa di farsi redimere dalla ministra Carfagna
















sabato 22 novembre 2008

La televisiùn la t’indurmenta cume un cujon

Riporto testualmente da La Repubblica : “ La grande paura? Archiviata: oggi l'Italia sembra risvegliarsi da un incubo e sentirsi più sicura. Il nemico numero uno? Non più il criminale comune, bensì la crisi economica. Cambiano, infatti, le paure: più della malavita oggi si teme la disoccupazione. Non solo. Rispetto a un anno fa, cala la diffidenza verso gli immigrati. Cresce però la sicurezza fai da te: il 7% degli italiani ha già acquistato un'arma. Insomma, "se prima eravamo terrorizzati ? spiega il sociologo Ilvo Diamanti ? oggi siamo solo impauriti". Il merito? Della tv. Dopo aver fomentato l'allarme criminalità tra la fine del 2007 e l'inizio del 2008, oggi i tg nazionali hanno ridotto spazio ed enfasi sull'emergenza sicurezza.
Occorreva anche quest’ultima prova per convincerci che la TV e chi la possiede ha un potere enorme sulla formazione delle opinioni nel nostro paese ? Personalmente ritengo di no , ma mi piacerebbe sentire qualcuno tra i “soloni” (in particolare a sinistra o giù di lì) che il giorno dopo le elezioni imputavano al PD di aver lasciato il tema della sicurezza nelle mani della destra e quindi ,di aver perso , per questo, le elezioni. Ora , come molti già avevano abbondantemente dimostrato, prendiamo atto che “l’emergenza sicurezza” era stata costruito a tavolino e gestita ad arte grazie al potere mediatico di chi ha il dominio assoluto dell’informazione in Italia. Bene allora cosa ne facciamo adesso degli accalorati consigli a riprendersi ( come sinistra) in mano questo tema ? Mi piacerebbe saperlo , ma più ancora mi piacerebbe sapere per quanto altro tempo una banda di coglioni continuerà a cercare soluzioni astruse ad un problema che si doveva risolvere quando eravamo al governo : ovvero il conflitto di interessi. Si potrebbe ancora riprendere , ma mi viene anche un dubbio. Se regoliamo miracolosamente riuscissimo a regolare una volta per tutte il sistema informativo nazionale , come farebbero gli idioti a presenziare ai talk show e a passare i bigliettini agli avversari per fare un dispetto al collega che gli sta sui coglioni?

Il titolo è tratto da un celebre pezzo di Enzo Jannacci del 1975 e tradotto significa : La televisione ti addormenta come un coglione.

giovedì 20 novembre 2008

CLASSI PONTE? UN'INVENZIONE ITALIANA

Nei paesi avanzati non ci sono precedenti per la scelta di classi separate per i bambini immigrati. Ci sono invece molte esperienze di didattica speciale, volta al rafforzamento delle competenze linguistiche. Nel nostro paese la percezione di un'emergenza educativa è drammatizzata dallo smantellamento delle risorse per fronteggiarla. Il fatto stesso che alcune scuole abbiano investito di più nella didattica interculturale non di rado diventa un pretesto per convogliare solo verso queste gli alunni immigrati. Problemi di merito e metodo della proposta.

Leggi su : http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000710.html

domenica 16 novembre 2008

Quando il bue dà del cornuto all’asino

Maurizio Gasparri, attacca Veltroni : "Mi sembra in evidente crisi, contestato nel suo partito perché, in effetti, è una persona incapace La violenza verbale, la violenza di cui anche io sono stato vittima nei giorni scorsi dimostra l'arroganza, la stupidità e l'incapacità di quest'uomo".
Maurizio Gasparri l’unico Ministro della storia repubblicana ad aver dato il nome ad una legge e ad aver ammesso pubblicamente di non averla mai letta , dà dello stupido a Veltroni .
In situazioni del genere il saggio usa fare un sorrisino di compatimento, alzare le spalle e aggiungere con tono paterno : “ A Maurì lo sai che ti vogliamo bene , ma adesso si è fatto tardi . Dai fai il bravo su metti il cappottino che fa freddo e torna a casina tua prima che ti senta qualche giornalista e ci fai un’altra figura di mmmerda “.
Invece in casa PD no! I democratici parlano di "barbarie politica" : "Coglioni, imbecilli e ora stupidi: queste sono le espressioni che negli ultimi giorni sono state rivolte nei confronti dell'opposizione. Ci si chiede quanti insulti ancora bisognerà ascoltare senza che dalle più alte cariche parlamentari giungano parole chiare ed inequivoche a tal proposito".
Ma ragazzi miei, davvero voi sperate che Schifani o Fini intervengano per dire al Presdelcons e ai suoi amici di piantarla?
Ma davvero lo pensate?
O credete che il Presidente Napolitano con un richiamo generico “ad abbassare i toni” possa fare il miracolo di trasformare i fascisti in persone che vedono chi la pensa diversamente da loro come un avversario da rispettare anziché un nemico da annientare? Ma non se la ricorda più nessuno la favola della rana e dello scorpione?
Nooo?
Non ci avevate pensato?
E allora ve la ricordo.
Lo scorpione doveva attraversare un fiume, ma non sapendo nuotare, chiese ad una rana che si trovava lì vicino : "Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull'altra sponda." La rana gli rispose "Fossi matta! Appena siamo in acqua tu mi pungi e mi uccidi!" "E per quale motivo dovrei farlo?" disse lo scorpione "Se ti pungessi, tu moriresti ed io, non sapendo nuotare, annegherei!" La rana ci pensò un attimo e convinta dal ragionamento dello scorpione, lo caricò sul dorso ed entrarono in acqua. A metà tragitto la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena, e capì di essere stata punta dallo scorpione. Mentre entrambi stavano per affogare la rana chiese allo scorpione perché l’avesse fatto . "Perché sono uno scorpione..." rispose lui "E' la mia natura"
E dunque basta! Finiamola di fare i lord mentre gli altri ci schizzano di merda il vestito tre volte al giorno e soprattutto smettiamola di chiedere aiuto a dei genitori palesemente assenti . Agli schiaffi si risponde con gli schiaffi a chi ti dice “ merda “ si risponde “ mangiala!” .
Ragazzi, fuori i coglioni!
P.S. A proposito di : "fuori i coglioni" la frase vale anche in senso letterale . Ovvero tiriamo fuori dal PD quei personaggi che si sono incaponiti nel ripresentare il DL che prevede l’iscrizione dei Blog al ROC. Ma beata gente non vi sono bastati gli insulti arrivati al precedente Governo per la stessa ragione. C’è necessità di riprenderne altri e questa volta non dai Gasparri & C ma anche dagli stessi che , come il sottoscritto (ad esempio) , nel PD ci militano?

sabato 15 novembre 2008

La McVenere di Botticelli

Avanti forza tutti giù a strapparsi le vesti per la nomina di un tale Resca a consigliere del Ministro Sandro Bondi , per i beni museali . Tutti a sfrucugliare sul fatto che il signor Resca ( magari anche Dottore) pur avendo una grossa esperienza di finanza internazionale ed una laurea alla Bocconi è stato Amministratore Delegato di McDonald’s Italia . E avanti a frizzi e lazzi, battute scontate su come si possa coniugare un Big Mac con la Venere del Botticelli. I più informati giocano sul fatto che questo manager avrebbe avuto , in campo culturale, quale unico punto, a suo favore, quello di dato l’opportunità a Sgarbi di esporre , presso il Casinò di Campione ( di cui Resca era nel Consiglio d’Amministrazione) la famigerata mostra “Vade retro” rigettata dalla signora sindachessa Letizia Brichetto in Moratti . Ma c’è chi osa ancora di più (sempre tra i bene informati) e addirittura si allarga ad aggiungere al ricchissimo curriculum di cotanto manager, anche un ulteriore dettaglio quale l’amicizia personale del signor Resca con il Presdelcons. Alla fine ogni ragionamento termina con il medesimo concetto , ovvero : “Nulla da dire sulla competenza imprenditoriale dell'uomo. Resta da chiedere a Bondi cosa c'entri con lo straordinario patrimonio culturale italiano.”
Domanda legittima , ma che non può avere una risposta se non si è dato soluzione ad una altro quesito analogo .
Ovverossia . “ Cosa c’entra Bondi con i Beni e le Attività Culturali” ?

giovedì 13 novembre 2008

L'antifurto di Marco Travaglio

E così il novello Savonarola (da 40 euro a predica) non ce l’ha fatta . Traduzione: Beppe Grillo non riesce ad ottenere il numero di firme necessario per i “suoi” referendum. O meglio non è chiaro se è mancato il numero di sottoscrittori o vi è stato qualche vizio procedurale, fatto sta che, su abolizione dell’ordine dei giornalisti , abolizione dei finanziamenti pubblici all'editoria e abrogazione della legge Gasparri sulle frequenze tv ,il popolo non si esprimerà , salvo decisioni diverse della Cassazione. La notizia, di per sè, in questa fase dove ben altre sono le questioni che ci preoccupano, potrebbe anche passare inosservata o tuttalpiù essere relegata tra le note di colore. A maggior ragione per il fatto di non aver , personalmente, mai ritenuto gli argomenti trattati dal referendum meritevoli di essere collocati tra le “emergenze” nazionali. Forse l’abrogazione della legge Gasparri poteva suscitarmi un minimo di interesse, ma che ci sia o non ci sia l’ordine dei giornalisti , francamente, non me ne poteva importare di meno. Semmai poteva essere più interessante chiedersi per quanto tempo ancora , ben altre caste, come quella dei notai ( a solo titolo di esempio) devono lavorare ad una media di 75/85 Euro al minuto e nessuno si sia mai posto il problema (tranne il politicamente rimpianto Bersani allorquando ha cercato di fare una riforma degli albi professionali) . Detto ciò non sono particolarmente felice dell’insuccesso del “ fratone ” e non mi sarei nemmeno sognato di scrivere nulla se oggi non avessi letto su La Repubblica un commento di Marco Travaglio , il quale, interpellato sull’argomento dichiara : “ …Grillo è un allarme che suona in permanenza , guai a sottovalutarlo…
“ Marchino…” , come ti chiamerebbe la Litizzetto, “ …ma un paragone meno discutibile non riuscivi proprio a farlo ? ”.
L’allarme che suona di continuo , da che mondo e mondo è vero che crea un primo momento di attenzione o , se vuoi anche di agitazione, ma alla lunga ... rompe solo i coglioni e nessuno se lo fila più , nemmeno di striscio .
Serve aggiungere altro?

domenica 9 novembre 2008

Campagna : IO SONO IMBECILLE!

Scaricate la cartolina "IO SONO IMBECILLE" e inviatela alla c.a. del :

Presidente del Consiglio dei ministri
PalazzoChigi, largoChigi, 00100 Roma.

Una cartolina lo seppellirà!


L'indirizzo per scaricare la cartolina è:
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=80685

venerdì 7 novembre 2008

Un quesito facile facile…

Partiamo dai fatti: Maurizio Gasparri ( non ridete non è una battuta ) dicevo, Maurizio Gasparri dichiara che : “Con Obama alla Casa Bianca AlQaeda è più contento”. Può essere un’idiozia , un raffinato interloquire politico, un’ennesima riprova delle doti da statista del camerata Maurizio, può essere insomma ciò che volete ma è una dichiarazione chiara e incontrovertibile, non fosse altro che per il fatto che non è mai stata smentita. Questa frase viene riprodotta sui manifesti insieme al volto (ahimè scarsamente abbronzato ) del signor Gasparri con una scritta : VERGOGNA . Potrà non essere bella la grafica, potrà non piacere il soggetto, ( in effetti non è granchè) può essere discutibile l’uso del colore rosso della scritta o il carattere grafico , ma nessun essere umano dotato di un minimo di buonsenso potrà mai dire che si è andati oltre la critica legittima e naturale in ogni paese democratico. In Italia, invece, scoppia la canèa . Il PdL scatena tutto il fior fiore della propria intellighenzia in una gara a chi la spara più grossa . “Metodi leninisti “ "falso buonismo" “stile da Brigate Rosse” “allievi di Goebbels e Stalin" “"Questo Franceschini che parlava oggi ci ha ricordato quel Franceschini terrorista” . Contestualmente, il santo patrono di questi soggetti , si esercitava in quel di Bruxelles, litigando con un giornalista USA , definendo “imbecilli” tutti quelli dell’opposizione e tornando ad usare l’altro termine a lui tanto caro , quel famoso “coglioni” che oltre a far rima con il proprio cognome dev’essere una sorta di mantra che ama ripetere ogni momento. (del resto visto le frequentazioni la cosa diventa comprensibilissima). Alla fine di tutto lo sproloquio il quesito è semplice : se il PD merita gli epiteti che gli sono stati rivolti per il manifesto, il Presdelcons per quello che sta combinando cosa meriterebbe? Ricordo semplicemente che ,a Milano , per chi degrada l’immagine della città , la Moratti ha stabilito una multa di 500 euro . Se applicassimo la stessa regola a chi da anni sta devastando l’immagine di una intera nazione che pena gli spetterebbe?

giovedì 6 novembre 2008

Operazione simpatia

A detta del nostro dipendente Gasparri Maurizio , il Presdelcons oggi ha lanciato l’operazione simpatia definendo Obama “abbronzato” . A dire il vero già lo stesso Gasparri aveva iniziato ieri con una ‘altra battuta da scompisciarsi dal ridere ovvero che dell’elezione di Obama “sarà contenta Al Qaeda” . Di fronte a questo profluvio di umorismo devastante la solita sinistra imbecille e musona si è subito inalberata beccandosi le sacrosante fustigate degli altri nostri dipendenti adibiti a reggicoda e lacchè del Presdelcons. Costoro giustamente indignati per il fatto che anche una gag come quella del Presdelcons in Russia, non sia stata colta in tutta la sua infinita profondità umoristica , hanno fatto a gara per tutta la giornata a rilasciare cazzate, una peggiore dell’altra , nell’arduo compito di riuscire a competere almeno in parte con un fenomeno del cabaret internazionale quale è il loro padrone e signore. Lascino perdere , in queste cose , come nel calcio la classe non è acqua. Così come i fuoriclasse nascono tali , anche certi livelli di idiozia stanno nel DNA e non possono essere eguagliati nemmeno con l’allenamento più duro .

lunedì 3 novembre 2008

Contro il regime della "mignottocrazia" una sola strada... andarsene .

Non ho nessuna simpatia per il Guzzanti padre . Lo ritengo una persona che dai tempi dell’affare Mitrokin ha dimostrato di essere il classico forza italiota che recitava un copione che altri avevano scritto per lui. Il fatto di citarlo quest’oggi, quindi, non è una improvvisa retromarcia , una folgorazione sulla via di Arcore e men che meno una revisione della mia opinione sul’individuo. Resta, però , il fatto che la sua uscita sulla Carfagna non può non far riflettere . Definire un Ministro della Repubblica : "calendarista alle pari opportunità", "inadatta" a ricoprire quel ruolo, con le aggiunte, testualmente riportate, per cui : “"Secondo quanto dicono alcuni testimoni che considero credibili, attendibili e tutt'altro che interessati , esistono proporzionati motivi per temere che la signorina in questione occupi il posto per motivi che esulano dalla valutazione delle sue capacità di servitore dello Stato, sia pure apprendista. La sua intelligenza politica è nulla" e “"Resta aperta una questione irrisolta: quali meriti straordinari hanno condotto questo giovane cittadino della Repubblica ad una carriera così fulminea? Mi chiedo come questa persona abbia ottenuto il posto" Tutto questo , dicevo, non può che portare ad una di queste tre conseguenze.
La prima : Il Presdelcons revoca l’incarico alla Carfagna.
La seconda : Il Presdelcons caccia dalla maggioranza il signor Guzzanti .
La terza : Il signor Guzzanti, domattina , abbandona la compagnia in nome del " senso dello Stato, (del) primato delle regole, (della) limpidezza della democrazia” contro “ la mignottocrazia” e gridando “ viva la Repubblica"
Al Blog di Paolo Guzzanti (da cui è tratto l’articolo) alle ore 18.54 odierne io non riesco ad accedere … mah chissà come mai . Sarà il mio computer che non funziona?

domenica 26 ottobre 2008

Roma: 25 ottobre 2008

Ma qui, stamattina, tutti quelli che ho incontrato in questo lungo giro per la città mostrano rabbia e orgoglio. Non ho visto differenze di condizione, di foggia, di atteggiamenti. M'è sembrata una massa di popolo che ha deciso di alzarsi in piedi e di muoversi. Rientrare sulla scena, confermare una baldanza, riprendere il posto che le spetta, non farsi abbindolare dai pifferai di qualunque estrazione. Se fino a ieri c'era nel paese una maggioranza silenziosa che gonfiava le cifre dei sondaggi ogni volta che sentiva pronunciare la frase "tolleranza zero", direi che ora la situazione sta cambiando. I disagi e le paure della crisi mordono ormai la carne viva dei lavoratori, dell'enorme massa del ceto medio, dei vecchi pensionati e dei giovani studenti e precari. La maggioranza silenziosa si sta sfarinando in una serie di minoranze parlanti e protestanti che hanno bisogno d'una guida capace di unificare i loro diversi interessi lesi in valori comuni. Non si fidano della politica ma, più o meno consapevolmente, chiedono uno sbocco politico che dia rappresentanza alla loro rabbia e la trasformi in concreta proposta. Molti osservatori si chiedono se la rabbia di piazza sia compatibile col riformismo, ma la risposta viene dalle centinaia di migliaia che occupano le strade di questa giornata e dai milioni che solidarizzano con loro attraverso i teleschermi: la rabbia è la molla che innesca il meccanismo della proposta alternativa, dello sbocco politico e politicamente rappresenta la protesta popolare e la sua partecipazione.

The day after

E dunque Veltroni ce l’ha fatta . Dopo mesi in cui rincorreva un momento importante e bello di mobilitazione popolare, alla fine c’è riuscito. Adesso si tratta di capire come tradurrà in atti concreti questa prova tangibile del consenso che, indubbiamente, il popolo del PD gli ha voluto riservare . Servirà solo , come dice qualcuno, a rafforzare la sua leadership all’interno del PD ? Per quanto poco sarebbe già qualcosa … ma non credo proprio sia così . Infatti, ammesso e non concesso , che così fossero le cose , chi sarebbe quel pazzo scatenato che andrebbe ad imbarcarsi nell’impresa di mettere in piedi un ambaradan come quello di ieri (coi costi, i rischi e l’impegno che comporta ) solo per mandare affanculo D’Alema o Parisi? In politica , da quell’esperto navigatore che è, Veltroni sa benissimo che esistono mezzi molto più efficaci per fare certe operazioni in maniera indolore , senza mobilitare mezzo mondo e soprattutto senza crearsi l’immagine del killer . Scartata , dunque, l’ipotesi veicolata da una destra allibita , che non riusciva a credere ai propri occhi davanti a tanta gente raccolta davanti a un leader che era dato per morto , torniamo a cosa fare da oggi in poi per non sprecare il patrimonio acquisito nella giornata romana. Intanto se occorreva riprendersi d’animo dopo il 13 e 14 aprile ieri è arrivato un bel ricostituente. Da domani occorre fare quello che i cittadini ci chiedono , ovvero l’opposizione. Iniziando , magari dal tema della scuola, senza cercare di mettere il cappello sull’ Onda Anomala , ma facendo una battaglia fino allo sfinimento in tutte le sedi fino ad arrivare (se necessario) al referendum , affinchè si sappia con chiarezza chi vuole cancellare il futuro ai giovani, e chi invece, vuol dare loro una prospettiva, almeno, dignitosa. Dopodichè altre occasioni non mancano.! C’è in discussione una Finanzaria sulla cui stesura, la destra, si è fatta vanto di averla effettuata in soli otto minuti ( e si vede …) e che è stata elaborata prima della crisi che sta devastando i mercati, e quel che più conta le famiglie e le imprese . Bene questa Finanziaria va mutata radicalmente perché, radicalmente, è cambiato lo scenario internazionale e quello nostrano. C’è tutta la partita della modifica della legge elettorale per le Europee che potrebbe essere una buona occasione per ricostruire uno straccio di dialogo a sinistra … Le idee , insomma, ci sono . Alcune le ha illustrate per sommi capi , ieri , Veltroni , rimane tutto il lavoro da fare in Parlamento e sul territorio . Il Partito Democratico non controlla i mezzi di informazione come il Presdelcons e questo è certamente un grande limite . Qualcuno i giorni scorsi nel paragonare i miseri minuti dedicati dai TG ( RAI e Mediaset) all’opposizione , si chiedeva, se invertendo il tempo che questi riservano a PD e PdL avremmo gli stessi risultati nei sondaggi sul “gradimento” del governo. E’ una questione che meriterebbe una verifica reale . Non esistendo, però, neanche teoricamente questa ipotesi la lasciamo lì come elemento di riflessione … in particolare a beneficio dei fascistelli che non riescono a capacitarsi del fatto che un 40% di italiani possiede ancora delle opinioni e non ha ancora ammassato il proprio cervello in un qualsiasi studio Mediaset. Il PD , dicevamo, non possiede mezzi di comunicazione, ma in compenso ha “ereditato” una parte importante della struttura organizzativa territoriale dai partiti che lo compongono e soprattutto è composto da una base abituata, per storia, cultura e tradizione ad i impegnarsi nel lavoro sul territorio . Ebbene bisogna ripartire anche da questo dato importante. Il tempo di piangersi addosso è finito ,la sconfitta metabolizzata, ma occorre ricordare sempre che , se è vero ciò che afferma Veltroni, ovverossia che ” L’Italia è migliore di chi la governa ” è altrettanto vero che in questo paese esistono ancora tante persone che, per egoismo, ignoranza, qualunquismo, becero calcolo personale , scarsa attitudine a utilizzare i doni che la natura gli ha fornito ( tipo il cervello) continuano imperterriti a farsi abbindolare da quello che Mitterand definiva un “vendeur de soupes” (venditore di minestre) . E’ a questa fascia di persone che occorre rivolgersi e nessuno meglio dei Circolo Territoriali lo può fare, ognuno nel proprio piccolo, ognuno nel proprio ambito, ognuno con i propri mezzi . Occorre un’azione capillare che sappia mettere le persone di fronte all’evidenza dei fatti. Che sappia smontare con esempi concreti ( che non mancano) l’immagine del miracolo della destra al potere che risolve tutto con due decreti o con l’intervento delle forze dell’ordine. Anche questo … si può fare! E a proposito del venditore di minestre ( riscaldate per giunta) annotiamo il commento stizzito che ci ha fatto pervenire da Pechino. Tra uno sbadiglio ed una pennichella in pubblico , il Presdelcons in mezzo a varie altre amenità ha pure dichiarato , che:” Io invidio i socialdemocratici degli altri paesi europei” . Si consoli e si metta il cuore in pace pensando che noi invidiamo, indistintamente, tutti gli altri leader di tutti gli altri paesi europei . E soprattutto quando gli torna alla mente l’idea peregrina di fare confronti in casa d’altri guardi le faccette che si ritrova in casa propria. Chi ha nella propria squadra di governo i Gasparri e i Calderoli, le Carfagne e le Gelmini sarà utile che si ricordi il vecchio detto per cui “un bel tacer non fu mai scritto” e lo applichi con il massimo rigore.

giovedì 23 ottobre 2008

Ultim’ora : Caccia al sosia di Silvio Berlusconi.

L’abbietto individuo che, approfittando della somiglianza con il Presidente del Consiglio ha rilasciato sotto le mentite spoglie del capo del governo le dichiarazioni più indecenti della storia repubblicana sembra avere le ore contate.
La gigantesca caccia all’uomo si è scatenata oggi , dopo che il malcapitato premier ha dovuto per l’ennesima volta intervenire a precisare di non aver mai parlato dell’ipotesi di usare la polizia contro gli studenti. La notizia ha lasciato , inizialmente , perplessi poiché ieri tutte le televisioni avevano trasmesso la conferenza stampa in cui il sosia affermava l’esatto contrario. E' a seguito di questo episodio e riflettendo sul fatto che non possa esistere una persona con una faccia di bronzo tale da smentire continuamente se stesso, nonostante le prove televisive, e scartando ,inoltre, il caso di uno sdoppiamento della personalità che si è fatta presto strada l’ipotesi del sosia. Costui ( probabilmente comunista) pur di creare grane allo sventurato Presidente del Consiglio non ha esitato in questi anni a prestarsi a questo gioco indegno di un paese civile . Gli inquirenti stanno valutando anche la possibilità che il sosia sia responsabile anche di altre vicende, vergognosamente addebitate all’infelice Presidente del Consiglio , quali ad esempio l’assunzione di uno stalliere in odore di mafia e numerosi altri episodi di carattere giudiziario.

domenica 19 ottobre 2008

Lo sciupafemmine e il Viagra

Oggi Il GIORNALE di proprietà del Presdelcons titolava : Vogliono un altro sessantotto.
Chi siano questi vecchi ammalati di reducismo implicitamente pericolosi per una società parafascista come l’attuale lo si capisce anche senza leggere ciò che il signor Granzotto Paolo di professione giornalista enuncia di lì a poche righe. Si parla di sinistra in termini più o meno ironici. La ricetta è talmente semplice da essere addirittura banale . Per parlare di sinistra al popolo dei fascistelli occorre adottare uno stile semplice senza troppe elaborazioni dialettiche, un po’ Bagaglino condito da un pizzico di idiozia … et voilà … ilpranzo …. pardon! l’articolo è servito . D’altronde non occorre nemmeno sforzarsi più di tanto , basta adeguarsi allo stile, ormai collaudato dell’altro noto giornalista indipendente ( da ogni forma di buonsenso buongusto e tutto ciò che inizia con buon… ) Emilio Fede e il gioco è fatto . Il fascistello medio è pronto per andare al bar a spiegare, non tanto cosa pensa egli stesso(troppo complicato) ma bensì cosa ha pensato per lui uno che scrive sulla carta stampata. Detto questo è utile fornire , però , anche qualche dettaglio su cosa pensano OGGI i dipendenti del Presdelcons circa il ricorso alla piazza. Eccovi , dunque, alcune “perle” pescate dall’articolo.
"Il messaggio lanciato ad amici e nemici è chiaro e semplice: è tornata la piazza… ora è tutto un festeggiare il ritorno alla piazza come strumento ideologico e dialettico, arma terribile nelle mani delle masse operaie e del proletariato urbano …. Che la sinistra si sia storicamente appropriata della piazza facendola una cosa sua, è indubbio… Altrettanto indubbio è, però, che la piazza ha perduto molto del suo smalto e del potere intimidatorio … Che la sinistra-sinistra ne faccia dunque il tardo simbolo della propria identità e che con quella tenti di ringalluzzirsi, di uscire dalla ritirata è, per la sinistra medesima, un brutto segno. Perché significa ammettere di essere drammaticamente a corto di idee, di progetti, di programmi. Di politica… Ma siccome l'orgoglio di quella sinistra è pari alla sua incommensurabile saccenteria non si danno per vinti e si illudono di ritrovare una ragion d'essere, un ruolo politico in quanto signori delle masse. Scendono in piazza come lo sciupafemmine in disarmo assume il Viagra: per sentirsi, almeno per un'ultima volta, virilmente di sinistra."
Detto questo e convinti che ogni opinione, per quanto peregrina, debba essere rispettabile e contenere un briciolo di coerenza, abbiamo voluto fare un esercizio alla Travaglio e siamo andati a cercare come presentava un’iniziativa analoga , il medesimo giornale di proprietà del medesimo signore ed ecco il risultato:
IL GIORNALE martedì 23 ottobre 2007, 09:35 Berlusconi: in piazza contro Prodi Bossi: governo finito, presto al voto
IL GIORNALE domenica 03 dicembre 2006, 00:00 L’urlo dei due milioni in piazza: «Prodi a casa»
“ Erano davvero tanti a sfilare ieri per le strade di una Roma ruffiana… La middle class scende in piazza. E non ci sono solo le finte bionde che vanno pazze per Berlusconi. Le bandiere vengono tenute da mani sfruttate dal lavoro. Ma anche da dita affusolate dallo studio. Operai ed imprenditori. Giovani e vecchi. Casinisti e neofiti. Campanacci e grisaglie. E pure i pescatori di Stromboli. ….«Gli organizzatori mi informano: siamo oltre due milioni», urla Silvio Berlusconi dal palco. … A Piazza Venezia sfila un tricolore da Guinness dei Primati: 500 metri di bianco, rosso e verde srotolati dagli uomini di Alleanza nazionale per ricordare i caduti di Nassirya. … Gianfranco Fini vuole essere presente. Per muoversi nella folla usa una moto. … Per le strade di Roma sfila il melting pot della Casa delle libertà. …Poco oltre la Bocca della Verità, nel corteo fa una breve apparizione anche Umberto Bossi. …Un boato in tutte le lingue. Dialetti del Sud si mescolano ad accenti delle valli bergamasche. Lumbard e siculi fanno finta di capirsi. «Se ghè?». «Chibb’o riri». Vestono le stesse magliette contro il governo. T-shirt ardite, diavolesse con la scritta «il diavolo veste Prodi», biancheria intima in bella mostra («Prodi ci ha lasciato in mutande»). Le magliette con il volto del Che barrato vanno a ruba. Gettonatissima anche l’altra con la scritta «io non sono stato così coglione» che parafrasa la frase di Berlusconi nei confronti di chi ha votato Prodi. Nelle casse resta qualche scorta invenduta, come la t-shirt con la scritta: «Grazie a Dio nella mia famiglia non ci sono comunisti». Meglio non sbilanciarsi, devono aver pensato i manifestanti.

Cosa dire allora? Sono bastati due anni e soprattutto lo scambio dei ruoli al vertice del Governo per gettare il fascinoso popolo della middle class nella suburra del proletariato urbano?
Parrebbe di si ! Ma siccome non possiamo avere certezze su questo repentino cambiamento di opinione circa il ruolo della piazza in un sistema democratico cerchiamo almeno un elemento che ci possa rassicurare .
E a ben vedere, forse, l’abbiamo trovato… E’ l’immagine dello sciupafemmine in disarmo che assume il Viagra per sentirsi virile.
Peccato che doveva essere scritta nel 2007 a proposito di chi tiene a libro paga questi g
iornalisti.


sabato 18 ottobre 2008

Aiutiamo la Gelmini.

La trasmissione del sapere e della conoscenza, come è ovvio è uno dei compiti della scuola , così come è compito della scuola fare in modo che , ogni alunno, anche quelli un po’ lenti di comprendonio , non debba essere lasciato nella sua ignoranza ma bensì aiutato a raggiungere il massimo che le sue, ancorchè, modesta capacità gli permettono . Questo , almeno, in una scuola che funzioni minimamente. E allora noi facciamo nostro questo concetto e lo estendiamo anche a chi nella scuola non c’è come alunno ma pretende di metterci le mani in qualità di Ministro. Ieri dopo l’ennesima giornata di proteste e manifestazioni che hanno fatto sbottare l’illustre vicesindaco di Milano De Corato Riccardo , che la città non può essere “ostaggio” dei cortei per quattro giorni la settimana ( pensate ai milanesi che sopportano lui da una vita …) la Ministra ha candidamente rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Le ragioni della protesta francamente non le comprendo e sono sempre piu' convinta che molti di coloro che scendono in piazza non hanno letto il provvedimento. Protestano nelle universita' e nelle scuole secondarie quando il provvedimento non li tocca minimamente perche' riguarda prevalentemente la scuola elementare e media, introduce la valutazione del comportamento, lo studio dell'educazione civica, il ritorno ai voti come meccanismo di valutazione ma certo non tocca le universita' e la scuola". Gelmini Mariastella - Adnkronos 17 ottobre 2008.
Ordunque nel solco di quanto affermato all’inizio pensiamo che, se l’ineffabile ( ancora per quanto?) Ministra non capisce , è nostro compito fornirgli un aiuto. Consigliamo , dunque, alla Maristella il collegamento al seguente link ( come direbbero Cochi e Renato : puoi anche farti aiutare….)
http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-1/scheda-leggi/scheda-leggi.html dove, volendo, si possono anche leggere tutti i testi di legge completi , suoi e dei suoi amichetti del clan delle libertà . E poi non si dica che noi non abbiamo più a cuore l’emancipazione delle masse .

venerdì 17 ottobre 2008

Ma che paese è ?

Ma che paese è quello in cui un cittadino deve fuggire di nascosto perché la mafia l’ha condannato a morte per aver scritto la verità ?
Che paese è quello in cui il Ministro degli Interni si indigna per questa scelta invece di garantirgli la possibilità di vivere da persona normale in casa sua?
Che paese è quello in cui un cialtrone una sera si e una no fa dell’ironia idiota su quest’uomo attraverso una rete televisiva abusiva che non dovrebbe nemmeno esistere se non su un canale satellitare tra una rete porno e una di telefonate oscene ( ambedue decisamente più onorevoli) .?
Che paese è quello in cui orde di pseudointellettuali proclamavano, urlando ai quattro venti, la superiorità della cultura occidentale ai tempi della fatwa nei confronti di Salman Rushdie e oggi in un situazione analoga sono ammutoliti come tanti scolaretti già sottomessi al clima della scuola ai tempi della Gelmini?
Che paese è quello in cui la politica, nello sfascio dell’economia mondiale, trova il tempo per cercare di salvare il culo a finanzieri bancarottieri che hanno distrutto la vita a tanti poveri diavoli derubandoli dei loro risparmi ?
Che paese è quello in cui, ancora si dibatte se il fascismo fu un regime più o meno criminale , quasi che la Storia non lo avesse già stigmatizzato per i secoli a venire ?
Che paese è quello in cui si rispolvera il regime dell’apartheid da applicare ai bambini stranieri , dopo che per gli stessi si è parlato di schedarli attraverso le impronte ?
Che paese è quello in cui giornalmente si deve assistere alle più sconce forme di razzismo e di xenofobia con le puntuali giustificazione del tale o del tal ’altro esponente politico di governo ?
Voi direte che è un paese di merda ? Certo ma è anche il nostro paese … complimenti a tutti noi!

martedì 7 ottobre 2008

Piero Calamandrei 1950: una profezia?

"Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"
Piero Calamandrei - discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950
NB per i fascistelli che , naturalmente, non conoscono Pietro Calamandrei è consigliata una visita a: http://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Calamandrei ed una particolare riflessione sul testo di “Lapide ad ignominia”