domenica 4 dicembre 2011

Una bella ciotola di merda

La speranza ha due bellissime figlie: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle.” scriveva Agostino da Ippona e noi partiamo da qui.
Partiamo dal fatto che questa marmaglia schifosa non ci farà cambiare il nostro modo di vivere e di intendere il nostro ruolo in questo Paese.
Partiamo dal fatto che non riusciranno né a farci rinchiudere nelle nostre case , astiosi contro tutti , né tantomeno riusciranno a farci accettare supinamente tutta la merda che ci stanno confezionando in nome del risanamento di un sistema marcio da dentro .
Non c’è riuscito un porco malato e non ci riusciranno quattro professori , con le loro macchinette per fare i conti in euro che non riescono a comprendere  che per ogni euro tagliato c’è una testa che subisce la stessa sorte.
Non riusciranno nemmeno quei vigliacchi, presenti in tutti i partiti, che  oggi, davanti all’ineluttabile ( a loro dire) si sono fatti da parte allargando le braccia in una forma di   ignavia che fa vomitare , o peggio ancora stanno cercando di raccatare  qualche voto in più dicendo che sono all’opposizione .
Opposizione a chi e a cosa ? Vigliacchi e sciacalli capaci solo di nutrirsi delle carogne che troveranno, in abbondanza,  sul terreno dopo questa pestilenza finanziaria.
Certo è naturale di questi giorni chiedersi a cosa è servito vivere onestamente , pagare le tasse, lavorare versando quello che c’era da versare fin dai 16 anni , rubare ore e giorni alla propria famiglia per cercare di realizzare qualcosa di utile per tutti . In poche parole fare proprio e tradurre in pratica l’articolo 4 delle nostra Costituzione nella parte in cui recita : "Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società."
Chi di noi non si è chiesto davanti a Guargaglini e alla sua “buonuscita” se non avesse davvero capito un cazzo dalla vita?
Sono reazioni normali di persone che avendo dato, oggi, non chiedono una contropartita , ma si accontenterebbero di non essere additati come la causa di tutti i mali di questo paese .
Gli basterebbe, a questa gente, che non fossero etichettati come quelli che rubano il futuro ai loro figli.

PERCHE’

Il futuro dei nostri figli lo hanno rubato gli schifosi che hanno fatto proliferare il precariato favorendolo con le loro leggi in combutta con quegli imprenditori di merda che, incapaci di fare il loro mestiere, hanno violentato una generazione obbligandola a vivere di mezzi lavori fatti sotto il ricatto della conferma o meno di un lavoro indecentemente sottopagato.

Il futuro dei nostri figli lo hanno rubato quelli che attraverso la prostituzione ( maschile o femminile , fisica o intellettuale o entrambe ) si sono avvicendato nei posti comando in questi ultimi vent’anni proponendo una ricetta liberista che puzzava di cadavere già da allora, ma che avvolta in una bella carta dorata e cosparsa di vetrini e pezzetti di specchio è stata fatta passare , attraverso le televisioni e i media, come il futuro più brillante che si potesse immaginare.

Il futuro dei nostri figli l’hanno rubato i delinquenti che abbiamo descritto sopra impedendogli di crescere, a prescindere dai mezzi , attraverso una maturazione culturale che parte dalle scuole elementari e arriva all’Università .

Il futuro dei nostri figli l’hanno rubato gli evasori, i grand commis di Stato, i banchieri, gli imprenditori che della globalizzazione hanno capito solo che poteva essere un business e un’ulteriore occasione di sfruttamento di qualche disgraziato... oltre a qualche professore a cui abbiamo dato in mano il ruolo di salvatore della Patria.

Il futuro dei nostri figli l’hanno rubato i Marchionne e i tanti altri che , in assenza di capacità proprie, oggi lo osannano e tentano di emularlo nelle loro fabbrichette del cazzo che se chiudessero domattina farebbero solo fare un salto in avanti dal punto di vista della civiltà a questo paese.

E allora ecco che ritorniamo al punto iniziale , ovvero , allo sdegno e al coraggio per cambiare le cose .
Da domani ci impegniamo formalmente a far si che, nel nostro piccolo, nessuno abbia più trattamenti favore . Dall’idraulico che dovrà fare la fattura anche solo per aver cambiato una guarnizione fino al vicino che sappiamo che evade.
Diventeremo cattivi , delatori, non perdoneremo più niente a nessuno perché se ci hanno messo davanti un piatto di merda ognuno sappia che  si deve ingoiare la sua fetta... e senza rompere troppo i coglioni.