A qualcuno potrà sembrare strano , visto la mia dichiarata adesione al Partito Democratico, che le vicende che stanno portando all’estinzione di Rifondazione Comunista possano in qualche modo preoccuparmi. E invece si!. Non tanto perché assistere impotenti all’autodistruzione di un pezzo importante di sinistra , in questo momento storico è quanto di peggio si possa auspicare per questo povero paese, quanto, piuttosto, perché penso al travaglio di tutti quei compagni con cui , per tanto tempo, abbiamo condiviso un percorso comune . Credetemi, potrà sembrare assurdo , ma in un momento dove la confusione regna sovrana anche nell’unico partito che tenta di portare avanti un progetto progressista a livello istituzionale( il PD per intenderci) sapere che , lo stesso leader storico di Rifondazione dice di considerare “irriconoscibile” la sua creatura , non è certo motivo di consolazione . I più superficiali , forse, potrebbero dire : “Vedete! Questa è la dimostrazione lampante di come non era possibile fare un’alleanza elettorale con questi che non sono in grado nemmeno a mettersi d’accordo tra loro quattro!”. Altri ancora troveranno nella incapacità congenita dei dirigenti di Rifondazione di trovare una sintesi alle varie posizioni la ragione per spiegare il perché l’ultimo governo di centrosinistra non ha potuto (nonostante la buona volontà) combinare granchè. Si richiamerà a gran voce la “maledizione della sinistra” storicamente incapace di coagularsi intorno ad un progetto politico seppur minimo. Tutte ragioni che sommate tra loro danno una chiave di lettura assolutamente legittima ma forse un po’ troppo semplificata. Manca infatti un piccolo dettaglio che a parere mio è essenziale: “Ma che classe dirigente ha espresso Rifondazione Comunista in questi anni? Tolti i grandi vecchi ed escludendo Niki Vendola ( il meno peggio) chi è il personaggio che potrebbe avere la capacità di cercare di ricostruire, con pazienza un gruppo dirigente degno di tale nome? Forse Vladimir Luxuria sulla base dell’esperienza fatta all’Isola dei Famosi? Chi è in grado, attualmente, di ricostruire un progetto politico mettendoci il coraggio di “sacrificare” le frange che si illudono , ancora, di governare un paese rifacendosi di continuo alla Terza Internazionale, oppure ricorrendo all’apporto dei cosiddetti “autonomi “ e degli Alfii Carusi di turno? " Francamente, oggi è difficile dirlo. E’ difficile perché ,quando cominciano a volare gli stracci tutto diviene terribilmente complicato e le ragioni dell’uno a volte si intrecciano a quelle dell’altro , con grande difficoltà, anche solo a comprendere di cosa si stia discutendo. Mettiamoci poi i personalismi ed il piatto è bello che servito!
E allora prepariamoci a vedere altre scissioni, altri tentativi di mettere in piedi improbabili cartelli elettorali fatti di pezzi di ambientalismo , spruzzate di sinistre di varia natura e condite di malpancisti di lungo corso. Il risultato, temo, sia facile da pronosticare : un’altra sonora batosta anche alle prossime elezioni europee e quindi altre polemiche e magari ulteriori scissioni. E tutto questo per la gioia dei fascistelli che ci governano e dei loro federali.
E allora prepariamoci a vedere altre scissioni, altri tentativi di mettere in piedi improbabili cartelli elettorali fatti di pezzi di ambientalismo , spruzzate di sinistre di varia natura e condite di malpancisti di lungo corso. Il risultato, temo, sia facile da pronosticare : un’altra sonora batosta anche alle prossime elezioni europee e quindi altre polemiche e magari ulteriori scissioni. E tutto questo per la gioia dei fascistelli che ci governano e dei loro federali.