sabato 30 maggio 2009

Più crociere per tutti

Questa ancora ci mancava. ma è bastato un attimo e la fervida fantasia del Presdelcons , nonostante fosse già messa a dura prova per tentare di spiegare l’intreccio “papi /Noemi “ ne ha partorita un’altra . "Per l'estate stiamo organizzando una serie di vacanze nel mare Adriatico e stiamo vedendo anche delle crociere sul Mediterraneo dove intendiamo mandare famiglie intere e ragazzi". E’ di ieri l’annuncio ai terremotati abruzzesi , i quali invece di corrergli incontro adoranti hanno preferito ignorare la promessa e chiedere molto più prosaicamente di avere qualche €uretto per ricostruire la loro casa. Gente tosta quella abruzzese. Difficile comprarla con quattro specchietti e due collanine . gente che, magari, all’idea della crociera ci aveva pure pensato nella propria vita , ma solo dopo aver edificato qualcosa di solido, tipo quattro mura intorno a sé . Gli unici ad aver dato la notizia con un certo risalto sono stati i giornalisti del TG1 ( probabilmente anche Emilio Fede , ma non lo sappiamo in quanto abbiamo tolto il tasto n.4 dal telecomando della TV) . I giornali più importanti ,fortunatamente, l’hanno relegata quasi come una notizia di colore. E così, mentre a Torino Marchionne rimugina sul destino cinico e baro che ha impedito l’affare Fiat – Opel, a casa degli armatori si brinda. Già vedono all’orizzonte frotte di abruzzesi con i loro abiti da sera pronti per le serate di gala a bordo delle tante navi che verranno messe a disposizione dal magnifico governo di questo paese . Pare già di sentire De Gregori che canta : Ma chi l’ha detto che in terza classa si viaggia male ? Questa cuccetta sembra un letto a due piazze ci si sta meglio che in ospedale … Il problema semmai sarà dirigere il traffico nel mediterraneo perché ,tra le crociere abituali , quelle di chi si reca ad Hammamet ad omaggiare la tomba del padre putativo del presdelcons e le vedette anti clandestini della Marina Militare il rischio è che il “mare nostrum” divenga come la tangenziale di Milano alle 10 di un giorno lavorativo. Poco male , i nostri fenomeni penseranno anche a questo. Magari regalando qualche altra motovedetta a Gheddafi il quale mentre intercetta i clandestini dirigerà pure il traffico. Certo i soliti in malafede si chiederanno ( con una mano sui coglioni) se l’editto della crociera era proprio necessario emanarlo nello stesso giorno in cui si apprende del traghetto che va in fiamme al largo di Ustica , ma sono appunto facezie di chi non sa essere ottimista ed è inevitabilmente invidioso del premier e delle sue doti (non ultime quelle morali) . Questo per quanto riguarda il fortunato popolo abruzzese. Per tutti gli altri italiani rimangono le parole del Segretario del PCI Mario Draghi … oops ! scusate volevamo dire del Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi il quale annuncia tra le altre cose che : "I lavoratori in Cassa Integrazione e coloro che cercano una occupazione sono già oggi intorno all'8,5 per cento della forza lavoro, una quota che potrebbe salire oltre il 10: proseguirebbe la decurtazione del reddito disponibile delle famiglie e dei loro consumi, nonostante la forte riduzione dell'inflazione". E questo porterebbe, in una spirale perversa, a una ulteriore riduzione della produzione, a nuove chiusure delle imprese… "Si stima che 1,6 milioni di lavoratori dipendenti e parasubordinati non abbiano diritto ad alcun sostegno in caso di licenziamento". Urge allora un "buon sistema di ammortizzatori sociali per chi cerca un nuovo lavoro". Un sistema che parta dagli strumenti attuali, per migliorarli: "La crisi ha reso più evidenti le manchevolezze di lunga data nel nostro sistema di protezione sociale. Esso rimane frammentato". Una "riforma organica e rigorosa" non deve "rivoluzionare il sistema attuale": "Lo si può ridisegnare intorno ai due tradizionali strumenti della Cassa Integrazione e dell'indennità di disoccupazione ordinarie, opportunamente adeguati e calibrati"… e per finire : "Occorre sanare la ferita che la crisi ha aperto nella fiducia collettiva: fiducia nei mercati, nei loro protagonisti, nel futuro di milioni di persone, nel contratto sociale che ci lega. Uscire dalla crisi significa ricostruire questa fiducia. Non con artifici, ma con la paziente, faticosa comprensione dell'accaduto e dei possibili scenari futuri; con l'azione conseguente". Strano che una mente così sopraffina come il Governatore non abbia messo tra le possibili soluzioni della crisi una crociera per tutti gli italiani.