sabato 6 settembre 2008

Le mirabolanti imprese leghiste a difesa del Nord

Questa era la Lega Nord in campagna elettorale .
A beneficio di tutti quelli che l'hanno votata anche per questo , oltre che per il becero razzismo sul quale ha costruito la sua fortuna politica, proponiamo i primi effeti del buon governo "patano" . Per entrare nel merito e un pò più , anche , nei dettagli circa i risultati conseguiti dai Padani nella loro epica battaglia a difesa del Nord e del suo lavoro, lasciamo che ad esprimersi sia un personaggio insospettabile di connivenza con il nemico comunista, ovverossia : Letizia Brichetto Moratti, Sindaco di Milano a capo di una coalizione che comprende quella stessa Lega Nord che siede anche in parlamento .
Giornalista : Perchè non le piace il piano per l’Alitalia? Madame Letizia «Spero che venga cambiato, che questa sia solo la bozza di un piano. Alcune decisioni non si capiscono. Ridimensionare Linate sarebbe accettabile solo se Malpensa fosse un hub, mentre nel piano Alitalia non è previsto nessun aeroporto come hub. Proprio per questo l’hub di Malpensa è strategico per lo sviluppo del Paese e la liberalizzazione dei voli è indispensabile perché lo scalo varesino possa garantire una politica di trasporto aereo competitiva per i passeggeri e le merci. Mi auguro quindi che gli imprenditori della cordata prendano decisioni diverse».
Giornalista : Ma lei ha già chiesto un incontro al governo?
«L’ho fatto qualche giorno fa, spero si faccia presto. Formigoni mi ha ribattuto che è meglio aspettare, ma non c’è molto tempo».
Da Il Corriere della Sera 04/092008
Parafrasando una vignetta di Ellekappa :
Alitalia : via gli hub di Fiumicino , Malpensa e cinquemila dipendenti... una volta girato lo spot elettorale location e comparse non servono più!

mercoledì 3 settembre 2008

A chi cantava " meno male che Silvio c'è " in campagna elettorale

1. Salari e pensioni
La manovra del ministro Tremanti non sostiene e non aumenta i salari e le pensioni, quindi nemme­no la crescita economica perché i consumi dimi­nuiranno. Inoltre manca­no gli interventi specifici a sostegno dei redditi da lavoro e da pensione.
2. Inflazione
Il governo fissa l'inflazione programmata all' 1,7 per cento, mentre l'inflazione reale è al 3,8 per cento. Questo falso obiettivo, per le famiglie dei lavoratori a reddito fisso, può com­portare una perdita di po­tere d'acquisto di oltre mil­le euro nel 2009.
3. Drenaggio fiscale
La manovra non diminui­sce la pressione fiscale.. An­zi, la mancata restituzione del fiscal drag nel 2008 co­sterà circa 220 euro a ogni lavoratore e pensionato.
4. Straordinari
La detassazione degli straor­dinari porta con sé elementi di disu­guaglianza. Discriminate sono soprattutto le donne che, per i carichi di cura in famiglia, non possono mai fare straor­dinari.
5. Tagli ai servizi
I tagli alle spese dei Co­muni e delle Regioni in­cideranno direttamente sui servizi: si prevedono cir­ca 500 euro in meno in ter­mini di spesa sociale per ogni famiglia.
6. Meno controlli
Si indeboliscono le misu­re di controllo sull' evasio­ne fiscale e si allentano le misure di lotta al riciclag­gio del denaro sporco e al lavoro nero.
7. Tagli alla sanità
Si riduce la spesa sanita­ria (cinque miliardi in tre anni) e si rischia, in alcu­ne regioni, la reintrodu­zione dei ticket su presta­zioni e farmaci.
8. La carta dei poveri
Le poche risorse destina­te all' aiuto dei poveri ren­derà la "carta per gli ac­quisti" fruibile per poche persone e di scarso valo­re economico rispetto al­l'aumento dei prezzi e del­le tariffe.
9 . Accordo sul welfare
Il protocollo sul welfare viene pesantemente ma­nomesso: si ripristina il la­voro a chiamata, si annul­la la riforma del contrattoa tempo determinato e sui disabili e si peggiora l'apprendistato.
10. Lavoro
Si abroga il libro matrico­la e il libro paga delle azien­de, sostituiti da un sem­plice libro unico in cui i lavoratori vengono iscrit­ti entro il giorno 16 del me­se successivo, vanifican­do così l'attività ispettiva. Si cancella la legge fatta per contrastare le "dimis­sioni in bianco".
11. Sicurezza del lavoro
Si depotenziano e si cancellano le misure più signi­ficative del Testo unico sulla sicurezza, diminuendo le sanzioni e la natura pub­blica dei controlli.
12. Orari di lavoro
Il decreto sull' orario peg­giora le leggi esistenti e indebolisce il contratto na­zionale su lavoro nottur­no e riposo settimanale.
13. Scuola
Si tagliano 150.000 posti di lavoro e si avvia una pe­sante modifica dell' asset­to e dei contenuti della scuola pubblica. ­

Chissà se dopo questi primi provvedimenti economici avrà voglia ncora di cantare!

domenica 31 agosto 2008

Il leader che tutta Europa ci invidia

Berlusconi su Alitalia: «Un paese come l'Italia con 60 milioni di abitanti deve avere strumenti efficienti per promuovere la sua immagine, la sua economia e il suo patrimonio culturale nel mondo. Uno di questi strumenti è avere una compagnia di bandiera solida». (Il Tempo.it)
Il commissario europeo agli Affari Economici, Joaquin Almunia,sullo stesso argomentoAlitalia deve trovare una soluzione in accordo con le regole europee e che sia buona per la compagnia, per i passeggeri e per i lavoratori».
Frankfurter Allgemeine Zeitung (quotidiano tedesco di ispirazione liberaldemocratica): «L'insolente piano di salvataggio di Berlusconi…non merita elogi… e rappresenta un oltraggio contro tutte le regole del mercato…Il premier italiano … è tornato a principi di un'economia di Stato che potrebbero provenire da un programma sindacale o da un manuale comunista di economia… I suoi piani …non hanno nulla a che fare» coi principi della concorrenza: da una parte per i consumatori si tradurranno in prezzi più alti e servizi peggiori; dall'altra, per i concorrenti europei dell'Italia è scandalosa la noncuranza con cui l'esecutivo italiano viola le regole del mercato comunitario. la compagnia di bandiera ha una chance soltanto se il mercato (in realtà quello europeo) cessa di funzionare L'intero piano… ricorda da vicino un modo d'agire che viene descritto nel codice come «bancarotta fraudolenta»
Grazie Presdelcons per come promuovi la nostra immagine , la nostra economia e il nostro patrimonio culturale nel mondo.