sabato 17 maggio 2008

Mi arrendo....




Nei giorni scorsi ho pubblicato dei commenti piuttosto critici sulla scelta di assegnare un Ministero a Mara Carfagna. Qualche lettore , più saggio di me mi ha consigliato: "...aspettiamo a giudicare ... stiamo a vedere ... " Accetto volentieri il consiglio, anche perchè fino ad oggi le doti del neoministro le abbiamo potuto solo "VEDERE" . e , ad essere onesti , non è nemmeno un pessimo vedere ...

venerdì 16 maggio 2008

Ignazio Benito Maria La Russa

Chi ha sfogliato i giornali di questi giorni non ha potuto fare a meno di notare l'attivismo, per non dire, addirittura, la frenesia del neoministro Ignazio Benito Maria La Russa da Paternò .
Forse, ancora incredulo di poter disporre di un intero esercito , non c'è ambito nel quale non abbia ipotizzato di intervenire con le milizie italiche.
Qualche giorno fa , proponeva l'intervento dell'esercito per combattere gli immigrati clandestini, senza escludere l'uso della Marina, da adibire nell'opera di intercettazione dei barconi provenienti dal Nordafrica.
Oggi , ancora più concentrato nell'impresa di salvare la patria dai barbari che premono alle italiche frontiere , ha proposto le pattuglie di quartiere , da mettere in campo, al posto dell'ormai vetusto "poliziotto di quartiere" di berlusconiana memoria .
Trattasi , a detta del Ministro, di squadre composte da 5 persone: un Vigile Urbano, un Agente di Polizia, un Carabiniere, un Finanziere e ...dulcis in fundo un miltare dell'Esercito. I quali , sempre a sentire l'Ignazio "...semplicemente con la loro divisa faranno opera di deterrenza e prevenzione e faranno vedere che lo Stato c'è! "
In attesa di capire perchè non siano stati previsti anche un Pompiere , un componente della Protezione Civile, un agente della Polizia Stradale e uno della Polizia Ferroviaria , oltre naturalmente a un Guardiamarina, lascia perplessi la logica che sottende all'operazione.
Infatti , se davvero si ritiene che bastino le divise a far fuggire i malandrini perchè non riempire le città di manichini addobbati nelle foggie militari che più si riterrebbero opportune?
Si potrebbero creare pattuglie miste magari con la divisa dei Dragoni, degli Ussari, dei Lancieri e dei Cavalleggeri ... ma la fantasia offre opportunità pressochè infinite
La soluzione proposta , ancorchè audace, avrebbe almeno due vantaggi immediati ; da un lato quello di liberare gli scantinati di qualche museo o di qualche deposito dell'esercito dalle vecchie divise abbandonate, dall'altro , considerato che i manichini non percepiscono stipendio, avrebbe sicuramente un benefico effetto sui conti pubblici .
L'effetto sui clandestini e sui delinquenti sarebbe, sicuramente, devastante! Schiatterebbero ... dal ridere!
Con tutto il rispetto dovuto ai corpi che dovrebbero fornire il personale , mi sembra tanto che si stiamo confondendo "i delinquenti" con i passerotti .
" Signor Ministro , mi dia retta , sono questi ultimi che scappano quando vedono la sagoma dello spaventapasseri con le sembianze da uomo . Con i delinquenti non funziona!".
Ma poichè non vogliamo farci mancare niente , torniamo alla frenesia del neoministro per segnalare un'ulteriore intervento su un tema , questa volta di carattere internazionale.
Parliamo di Afghanistan .
Riporta La Repubblica di oggi: La Russa : "Invio di altre truppe? Ipotesi da valutare"
E 'te parèva !
Perchè precluderci questa possibilità di manovrare le truppe?
Ma la cosa più angosciante , la troviamo , sempre su La Repubblica , precisamente a pagina 64 nelle pagine sportive.
Ebbene , anche qui , il Ministro della Difesa trova il modo di metterci lo zampino.
Riporto testualmente " ...Ignazio La Russa insorge" Il divieto imposto ai tifosi dell'Inter non è giustificato per l'ordine pubblico e pretestuoso sul piano dell'equità... "
Chiudo il giornale e mestamente rifletto sul fatto che; mentre mezza Europa prende le distanze dandoci degli xenofobi , quando va bene, a noi resta solo da capire se il Battaglione Folgore è già stato allertato per domenica pomeriggio a presidiare la A1 per permettere il libero defluire dei tifosi interisti verso il Tardini di Parma !

mercoledì 14 maggio 2008

Se è uno scherzo ... non è divertente!

Il Comune di Arconate (provincia di Milano) il cui Sindaco è Mario Mantovani (PdL) ha pensato bene di celebrare la ricorrenza del Primo Maggio con questo manifesto.

Credo sia superfluo far notare che la scritta "IL LAVORO CI RENDE LIBERI" , se ignoriamo il dettaglio della particella pronominale "CI" , corrisponde alla traduzione letterale del terrificante "Arbeit mach frei" posto all'ingresso del campo di sterminio nazista di Auschwitz. Se si tratti una palese dimostrazione di ignoranza della parte più tragica della storia del secolo scorso oppure una dimostrazione di cinismo , se lo stanno chiedendo in molti , senza riuscire a trovare una risposta.

Al senso di ripugnanza che mi provoca tutto questo , aggiungo semplicemente una annotazione , da ieri Mario Mantovani figura nella lista dei Sottosegretari del nuovo Governo.
Avvertite Ciarrapico e quelli di che girano con le croci celtiche al collo , almeno loro saranno felici.

lunedì 12 maggio 2008

Mala tempora currunt

Nonostante mi fossi criticato da solo , giorni orsono , per la mia maledetta tendenza a giudicare aprioristicamente eccomi a trarre la conclusione che il celebre detto “ a pensar male si fa peccato ma quasi sempre s’indovina” anche se straabusato pare avere più che mai il suo riscontro.
Vediamo solo alcuni fatti:
Il Governo non è ancora nato e alla semplice notizia che Roberto Calderoli possa ricoprire un Ministero di una ancorché minima importanza già scoppia un “quasi caso diplomatico” con la Libia .
Per l’amor del cielo, nulla da spartire con i missili su Lampedusa dell’86 . Ma una “rognetta” sufficiente a far “dirottare” il ministro in pectore su un Ministero , appositamente, costruito che sembra tanto voler dire ai nostri interlocutori : “tranquilli, lo abbiamo messo in un posto dove non potrà nuocere a nessuno …tranne a noi “ .
Nasce il Governo e tutti i quotidiani stranieri , anziché dare la notizia chessò di La Russa alla Difesa o di Tremonti all’Economia , si buttano letteralmente sul Ministero delle Pari Opportunità assegnato alla Dottoressa Carfagna Mara . I toni, in molti casi, sono talmente e smaccatamente ironici da far pensare che l’immagine dell’Italietta associata a quella della repubblica delle banane è lì li per ritornare a galla.
Quanto alle foto che corredano gli articoli (tutte rigorosamente d’archivio) in buona parte , sono tali da sconsigliarne lettura ai minori, nonostante si parli di quotidiani come il Daily Mail e non di Penthouse.
Dopo una campagna elettorale puntata tutta sulla, cosiddetta, “paura percepita” dagli italiani , che evidentemente non una cazzata, se ha permesso , a detta di moltissimi analisti politici, alla destra di vincere le elezioni , ecco che si passa dalle parole ai fatti.
Il “Decreto Sicurezza” è in dirittura d’arrivo. Previste sanzioni per il nuovo reato di immigrazione clandestina , i CPT diventeranno vere e proprie carceri (finalmente una parola chiara che spazza via le ipocrisie con cui si è tentato di nascondere ciò che erano già questi luoghi) e si ipotizza la chiusura delle frontiere ai rom ed ai cittadini rumeni.
Alla luce di queste ipotesi, un signore di nome Francesco Cossiga … ebbene si ! parliamo dello stesso Cossiga che è stato Presidente della Repubblica , Ministro degli Interni all’epoca del caso Moro, nonché attuale Senatore a Vita, non certamente celebre per le sue opinioni progressiste, oggi su Repubblica, dichiara che, se venisse proposto questo decreto egli, non solo sarebbe contrario, ma si candida a mettersi a capo della rivolta contro di esso.
Sti cazzi! Direbbe qualcuno. Ed il bello non è ancora arrivato .
Dal fronte interno, il Presidente di Unimpresa , l’associazione che in Romania tiene insieme Confindustria, Confartigianato e Confesercenti (non certo un no global .. i suppose) dopo aver lanciato l’allarme parlando di 12 miliardi di interscambio “a rischio” , qualora si incrinassero i rapporti tra i due paesi , aggiunge: “ …stiamo preparando una lettera per il Ministro degli interni Maroni . Identificare il problema dell’ordine pubblico in Italia con Romania o rumeni è profondamente sbagliato, ingiusto e controproducente … “ e aggiunge “ …chiederemo a Maroni … di spiegare che ogni anno di 450 casi di stupro e violenze o assassinii di donne in Italia , più della metà sono commessi dai mariti delle vittime.”
Incurante di ciò , e perché mai chi ha responsabilità di governare un paese dovrebbe pensare alle conseguenze dei propri atti ? Il Governo va avanti .
Il commissario europeo, il romeno, Leonard Orban si lamenta anch’esso. Me ne frego ! , sembra quasi di sentir dire.
Il ministro della Difesa rumeno Teodor Melesanu, anch’esso ha qualcosa da ridire. Stessa risposta ….ma con un’aggiunta : il neoministro della Difesa Ignazio La Russa non esclude l’utilizzo dell’Esercito e della Marina per far fronte all’immigrazione.
E meno male che non abbiamo l’atomica …
Ma anche da altre parti arrivano segnali poco rassicuranti . Marco Travaglio è già sul banco degli imputati per avere detto in TV ciò che da anni è scritto sui libri ed è stato riportato dalla stampa ( o almeno da una parte di essa) . Non amo particolarmente chi considera Travaglio l’unico vero giornalista in questo paese. L’ho detto qualche giorno fa e lo ripeto , ma da qui a creare le premesse per l’ennesimo bavaglio a chi non la pensa come chi comanda il passo è breve .
Hai capito cara amica e compagna di partito Anna Finocchiaro ? .
Non essendo in programma alcuna visita del Presidente del Consiglio in Bulgaria c’è solo da chiedersi da quale altra amena località farà pervenire il prossimo “editto” contro l’uso criminoso della televisione.
Nel frattempo ciò che davvero è criminoso come ammazzare un ragazzo da parte di un gruppo di naziskin viene subito derubricato come un atto di “delinquenza comune” .
E siamo solo all’inizio ….

domenica 11 maggio 2008

Chi potrebbe dissentire?

TRAVAGLIO: DI PIETRO, HA FATTO SEMPLICEMENTE SUO DOVERE
"Esprimo solidarieta' a Marco Travaglio perche' ha fatto semplicemente il suo dovere raccontando quel che sono i fatti. Episodi che non possono essere cambiati o taciuti solo perche', da un giorno all'altro, una persona diventa 'presidente del Senato oppure, e solo per questo, cancellare con un colpo di spugna la sua storia ed il suo passato". Lo scrive Antonio Di Pietro nel suo blog a proposito di Marco Travaglio e di quanto il giornalista ha sostenuto ieri sera in diretta tv su Renato Schifani durante la trasmissione 'Che tempo che fa' su Raitre. Per Di Pietro, "un giornalista che racconta, citando episodi specifici, non ha bisogno di alcun contraddittorio. Questo, semmai, deve essere fatto dai politici quando si confrontano tra di loro. Il cronista racconta come sono andati i fatti e paradossalmente vorrebbe dire che ogni qualvolta egli scrive o riporta la cronaca di una rapina, si dovrebbe ascoltare anche la versione del rapinatore".