domenica 25 gennaio 2009

Si stava meglio quando si stava peggio!

Chi si ricorda come’eravamo un anno fa? Basta un piccolo sforzo e un pizzico di onestà intellettuale e il quadro è bello che delineato. C’era una campagna mediatica in corso che descriveva il paese in preda a orde barbariche pronte a compiere ogni atto di empietà. C’era una larga fetta di paese che non riusciva “ad arrivare alla quarta settimana del mese” . C’era un Governo incapace, rissoso che non riusciva a coagularsi su niente . E c’era un’opposizione che in nome e per conto dell’intera nazione chiedeva le dimissioni immediate di quel Governo di fannulloni, pusillanimi e attaccabrighe.
Bene a distanza di un anno vediamo come sono cambiate le cose .
Sulla sicurezza i gli avvenimenti citati (ma solo perché è impossibile evitarlo) i media ci parlano di stupri un giorno si e l’altro pure, di “fughe di massa ” dal CPA di Lampedusa … oops pardòn “non sono scappati, sono solo usciti dall’albergo a bere una birra ” , di una delinquenza che , tutt’altro che domata, che aumenta significativamente al punto che, gli stessi che accusavano di incapacità il precedente governo , oggi ammettono con una serenità disarmante che “il problema della sicurezza non è facile da risolvere” .
Ma va? Eppure sono gli stessi che un anno fa avevano in tasca la ricetta per debellare questo cancro sociale in quattro e quattrotto . Avevano iniziato con l’esercito nelle strade che doveva fare opera di “dissuasione” . Come era normale pensare non ha funzionato neanche per un cazzo e oggi , a denti stretti, ci dicono che occorre portare da tremila a trentamila il numero di militari impegnati nelle città … auguri a loro e già che ci siamo anche noi che dovremo chiederci ogni mattina se, per caso, nottetempo uno spiritello maligno non ci abbia trasportati dal nostro borgo a Kabul o a Bogotà.
Quanto alla situazione economica dell’italiano medio , questa, invece , è sicuramente cambiata. Infatti il numero di chi che non arrivano alla quarta settimana è calato in maniera impressionante. Questo perché surclassati da quelli che non arrivano più nemmeno alla terza settimana. Certo la crisi economica mondiale non è colpa della destra nostrana. Ma cosa ha fatto e cosa stanno facendo il Presdelcons , il suo commercialista e tutti i fenomeni di cui si circondano? Intanto se chiediamo a chiunque di illustrarci anche un solo intervento concreto tutti vi guarderanno con l’aria dello scolaro che ha giocato con la Playstation fino alle dieci di sera e il mattino dopo l’insegnante l’ha interrogato. Dopo qualche esitazione balbetterà : “so.. social card ? “ Risposta esatta e per chi volesse approfondire il tema dell’intervento più significativo messo in campo dal governo vi rimando a questa fonte:
http://www.nens.it/zone/pagina.php?ID_pgn=192&ctg1=Analisi&ctg2=Nessuna chi invece vuol cercare di capire cosa stanno facendo gli altri paesi confrontando i dati con quelli nazionali c’è il seguente link : http://www.nens.it/zone/pagina.php?ID_pgn=199&ctg1=Nessuna&ctg2=Nessuna .
Detto ciò aggiungiamo che ,lo scorso anno, eravamo all’indomani di un accordo tra Governo e Sindacati ; il famoso “Accordo sul Welfare” . Il quale , sebbene con una serie di riserve , cercava di dare risposte ai ceti più deboli , modificava significativamente il sistema pensionistico a vantaggio dei lavoratori e apriva una serie di possibilità di intervento futuro rispetto ai lavoratori più giovani. Oggi abbiamo: CISL e UIL che in cambio di un piatto di lenticchie vendono al governo e alla Confindustria della “sciura Emma” la possibilità di fare contratti nazionali che non recupereranno più nemmeno il tasso d’inflazione e che potranno essere modificati in peggio a livello aziendale. Una contrattazione , sempre aziendale, che avrà il compito di definire organizzazione del lavoro, qualifiche professionali e soprattutto salario. E’ facile chiedersi in quante aziende questa contrattazione si effettuerà e quali risultati porterà in termini economici (perdurando la crisi attuale) essendo questi risultati legati a parametri aziendali quali redditività e produttività. Tutto questo senza citare le limitazioni al diritto di sciopero .
Dunque, riassumendo, un anno fa il lavoratore dipendente poteva contare su un governo che vedeva nel Sindacato Unitario un interlocutore importante con il quale dialogare e fare accordi , oggi abbiamo l’esatto opposto, un governo che con la complicità scandalosa di Angeletti e Bonanni punta a mettere ai margini la CGIL. Per i quasi 25 milioni di lavoratori dipendenti le prospettive erano più promettenti un anno fa o adesso?
E veniamo infine alla coalizione di governo che, forte del gradimento del 60% degli italiani, è salda come una roccia. Come ? Negli ultimi sondaggi la fiducia nel governo è scesa al 48 % . Va beh , non importa … sempre tanti sono . Dicevamo della coesione all’interno della coalizione che ci governa. Partiamo da Alleanza Nazionale e più precisamente dal suo leader Gianfranco Fini che, da quando è Presidente della Camera, ha mollato più schiaffi lui al Presdelcons che tutta l’opposizione messa assieme. Passiamo per la Lega che dopo aver incassato gli schiaffi su Malpensa , i 140 milioni regalati a Catania per risanare il bilancio comunale disastrato da anni di amministrazione di destra, dopo aver subìto l’uppercut di vedere Roma esentata dal rispetto del patto di stabilità al quale tutti i comuni devono sottostare e la beffa delle “social card” distribuite per il 70% al Sud , comincia ad essere seriamente incazzata con il “signorotto di Arcore” al punto da minacciare, neanche tanto velatamente, iniziative clamorose.
Bene detto questo possiamo tentare di fare un bilancio rispetto a come eravamo un anno fa e come siamo adesso ? Diremmo proprio di si . E lo facciamo con le parole di uno che non potrà mai essere accusato di simpatie per la sinistra ovvero il Presdelcons : “…non mi sembra che due anni fa si stesse così male”

1 commento:

Unknown ha detto...

forse sarò ripetitiva, monotona e banale, ma quoto su tutti i fronti il tuo articolo... forse, però, bisognerebbe mettere mano ad uno studio che aiutasse a capire chi sono e che cosa vogliono tutti quegli italiani che pur detestando l'attuale guazzabuglio di governo, piuttosto di compattarsi in una struttura politica capace di portare avanti un disegno davvero democratico nel paese, con l'alibi di una sorta di "fedeltà" ad una ideologia che del "comunismo di berlinguer" ha più solo il nome... hanno preferito non votare e lasciar vincere berlusconi o votare lega ed ugualmente, lasciar vincere berlusconi... che silvietto, alla fin fine faccia comodo a tutti?
:-((((