domenica 20 settembre 2009

Le sentenze degli asini non attaccano a nessuno

Bene ! Dopo anni passati a disquisire e dividerci sui concetti di sinistra radicale e sinistra riformista adesso non può che farci piacere apprendere che abbiamo altre due categorie su cui sfrucugliare sopra .
Le due categorie , nuove di zecca , sono : la sinistra per male e la sinistra perbene .
“Ohibo! “ Avrebbe trasalito il Principe De Curtis in arte Totò .
Noi non trasaliamo e assai più prosaicamente ci limitiamo ad ascoltare queste voci con commiserazione, sentendoci al contempo rasserenati almeno sul fatto che ci sia aprano nuove prospettive di collocazione.
Certo ci sarebbe stato di aiuto capire quali siano i confini nei quali operare se ad esempio decidessimo di entrare a far parte della sinistra perbene ( ma vale pure l’opposto) .
Sapere che le caratteristiche di essere : golpisti, elitari di merda e non collaborativi con il governo, nel caso in cui decidessimo di appartenere alla "sinistra per male" ci pare assai povera come indicazione .
Tentiamo, allora, di fare qualche esempio per meglio comprendere la nostra collocazione politica .
Esempio n.1 - Essere stati assidui collaboratori con ex ministri (socialisti) inquisiti e condannati ci collocherebbe nella sinistra per male o in quella per bene?
Esempio n.2 - Aver abbondantemente goduto di prebende e privilegi derivanti dall’assidua frequentazione di ex leader che hanno dovuto terminare la propria carriera politica in un paese straniero , pur di non affrontare un processo, ci collocherebbe nella sinistra per male o in quella per bene?
Sono quesiti minimi che chiunque si proponga di inventare due nuove categorie (non dello spirito) ma della politica dovrebbe quantomeno immaginare che gli vengano posti .
In attesa di chiarimenti ulteriori , noi approfittiamo del tempo che rimane per interrogarci su come possa , un Ministro della Repubblica, anche solo , concepire interventi come quello di ieri:
A nostro modestissimo parere le ipotesi sono due .
La prima : questo signore , pagato abbondantemente anche con i quattrini della sinistra per male , ha oramai imboccato la china perversa del suo maitre-à-penser . Ovvero il delirio di onnipotenza . “Se il capo dice di essere il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni perché io non devo dire che sono il ministro più amato dagli italiani? ” e ancora: “ Se il capo dice che chi vota a sinistra è un coglione perché io non devo dire alla sinistra di andare “ a morire ammazzata?” . Il tutto per la serie: ma cosa vi aspettate da chi è in quel posto solo per essere stato bravo a legare l’asino dove dice il padrone di turno?
La seconda ipotesi ce la suggerisce Michele Serra il quale ebbe modo di scrivere: “Brunetta è il classico fanatico: uno che quando parla gli saltano uno dopo l'altro i freni inibitori, e gli esce fumo dalle orecchie. (...) In questo Brunetta (come parecchi ex socialisti, ahimè) è il berlusconiano perfetto: pur di non dubitare di se stesso, attribuisce ogni problema alla malvagità del Nemico “.
Ci sembrano due ipotesi attendibili ma sicuramente non esaustive. Quindi ben vengano altri contributi alla discussione .
Quanto alla maledizione scagliataci ci limitiamo a ricordare con un sorriso di compatimento un vecchio detto lombardo che recita : i sentenzii di asnìtt in tàcàan a nissoeun !
Che tradotto ,per chi non avesse ancora iniziato a frequentare le scuole leghiste di dialetto significa letteralmente : le sentenze(leggasi maledizioni) degli asini non attaccano a nessuno.

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