domenica 20 marzo 2011

Belli come il sole … delle Alpi

In attesa di capire cosa produrrà a livello internazionale l’attacco congiunto dei vari paesi nei confronti di Gheddafi può essere utile fare una riflessione sugli effetti politici a livello nazionale. La versione venduta dai media per cui vi è una sostanziale intesa bipartisan circa il ruolo italiano è , come spesso accade , una semplificazione che non ci convince. Intanto perché ogni qualvolta si decide di intervenire militarmente in aree dove i nostri interessi economici sono significativi il dubbio che l’agire per spirito umanitario sia solo un paravento è sempre forte . Per la serie: a pensar male si fa peccato ma quasi sempre si indovina …
Ma la questione più interessante , se possiamo usare questo termine a fronte di una tragedia quale è sempre e comunque una guerra, è la posizione leghista e gli effetti che produrrà nel nostro Paese .
La Lega, dopo aver supinamente accettato ogni nefandezza di questo governo in cambio di una bandierina con la scritta federalismo da agitare come un bambinetto sfigato, oggi assume una posizione decisamente critica e in aperta contrapposizione con il baciatore di mani del tiranno di ieri e che oggi si erge a fustigatore dell’ odiato oppressore libico.
Si potrebbe scrivere un romanzo sulle tende beduine importate in Italia , sulle amazzoni che tanta ammirazione hanno suscitato nel nostro sex addicting , sulle rincoglionite assoldate per ascoltare la prolussione Gheddafiana sul Corano , ma non è questo il punto.
Il punto è : Una Lega determinante per la vita del governo , da mesi sotto pressione da parte del suo elettorato che non tollera più le continue posizioni di asservimento al malato , aspettava solo un’occasione importante per defilarsi senza pagare dazio. E la soluzione l’ha fornita la decisione governativa di intervenire direttamente nella questione libica. Per essere più espliciti:
1 La Lega se oggi si sgancia potrà vendere al suo elettorato la propria posizione come quella di chi tenta di arginare l’esodo di massa dei clandestini e quindi mantenere il ruolo di unici difensori della lotta all’extracomunitario.
2 Nessuno potrà accusarla di aver tradito il programma elettorale perché da nessuna parte era scritto che l’Italia si proponeva di entrare in guerra con la Libia.
3 La Lega paradossalmente potrebbe guadagnarsi anche qualche simpatia nei settori della sinistra che più visceralmente sono contrapposti alle posizioni riformiste del PD .
4 In un paese dove tra qualche giorno si aprirà il dibattito tra “guerrafondai di destra e di sinistra ”, “ traditori di sinistra” , “pacifisti di comodo” e tutta la pletora di definizioni che hanno visto in passato scatenarsi la “ bellum omnium contra omnes” ( guerra di tutti contro tutti) gli unici a presentarsi con un briciolo di coerenza sono proprio loro . Quelli del “trota” … ed è tutto dire soprattutto sul livello in cui si è ridotta la cosiddetta politica in questo paese.
Ci sarebbero altre ragioni per pensare a una Lega che utilizzi al meglio questa situazione per andare alle elezioni ed incassare “la presa di beneficio” che le sue azioni al momento possono produrre ma quelle elencate ci sembrano bastare da sole.
Attenzione quindi a cosa accade a Bengasi , ma un’occhiata anche a Palazzo Grazioli non sarebbe male.

3 commenti:

Jonny Dio ha detto...

Io includerei tra i motivi anche il fatto che questa sarà anche una buona scusa per far slittare (o addirittura saltare, in caso di caduta del governo), per l'ennesima volta, il federalismo.
Mi spiego: personalmente ritengo ormai che il federalismo, per la lega, sia rimasto l'unico sbandierato obiettivo, accantonata, come sembra, la secessione; questo implica che, se si realizzasse, sparirebbe l'unico motivo di esistere della lega, che ha invece tutto l'interesse a che questa cosa si debba sempre dover fare, ma, per un motivo o per l'altro, alla fine non si riesca mai a concretizzare, per cui l'eterna attesa diventa funzionale all'esistenza stessa della lega. Se no io penso che in quasi vent'anni ci sarebbero riusciti.
Se volessero davvero il federalismo l'avrebbero potuto imporre senza fatica, quando era in gioco la crisi di governo, e invece se ne sono usciti con quello che rispetto al concetto stesso di federalismo a me pare un mezzo aborto... era mille volte più federalista la tanto bistrattata ICI.
Non mi sembra tanto un comportamento da federalisti convinti, assomiglia di più a quello di chi ha la poltrona in cima alle priorità.

Anonimo ha detto...

Ossrvazione interessante quella di Jonny Dio e senza dubbio da tenere presente

Anonimo ha detto...

In ogni caso, questa guerra "UMANITARIA" ( sono convinto che del popolo Libico non gliene frega un cazzo a nessuno) porterà consensi alla lega, "io sparerei sui barconi appena partono" è nella bocca di una quantità di gente che neanche s'immagina.