mercoledì 11 giugno 2008

Io speriamo che me la cavo

Oggi, La Repubblica nell’edizione online, titola: Berlusconi a Napoli, tanti incontri. La città invasa dall’immondizia.” Ad essere maliziosi e a non conoscere la drammatica realtà partenopea si potrebbe decisamente equivocare sul titolo. A maggior ragione se , come il sottoscritto, non si ha un’opinione molto positiva del Presdelcons nonché dei personaggi che abitualmente frequenta o di cui si circonda. Detto questo e mentre gli schiocchini come il sottoscritto si dilettano a fraintendere (forse) le intenzioni degli articolisti , la situazione della città campana non è affatto mutata rispetto a prima che le visite periodiche del Presdelcons iniziassero .
Le tonnellate di rifiuti per strada non si riesce nemmeno più a quantificarle, i roghi diurni e/o notturni proseguono incessantemente, i camion per la Germania partono a rilento, e rispetto ad un mese fa, quando per il consiglio dei ministri si era pulito almeno il centro, stavolta non si è fatto nemmeno più questa modesta opera di ripulitura. Sarà per questo, ovvero per il fatto di aver compreso che soltanto una mano divina ( e nonostante ciò che pensa di sé il Presdelcons non è la sua ) potrà risolvere la questione che il cardinale di Napoli ha congedato il Presdelcons con la frase “'A Maronna v'accumpagna”, aggiungendo, però, in modo un po’ contraddittorio , di essere “…pieno di speranza...” Preso atto che il possesso di questa virtù sia un fatto estremamente positivo, che la stessa , come recita il proverbio, sia anche “ l’ultima a morire” sia un dato che dobbiamo dare, se non per assodato, quantomeno per condiviso resta un dettaglio, non del tutto insignificante, sul quale riflettere .
Ovvero che : per un problema che la destra si era impegnata a risolvere in men che non si dica, questa, sia passato dalla proposta dell’utilizzo dell’esercito , alle manganellate, per approdare , nel breve volgere di un mese , a scomodare la Madonna e ad appellarsi “alla speranza”.
In attesa di invocare la “provvidenza di manzoniana memoria “ dobbiamo solo augurarci che la stagione estiva continui a non manifestarsi con i suoi effetti più abituali , tipo il sole ed il caldo conseguente. Perché dall’altro giorno i nostri connazionali napoletani hanno una preoccupazione in più e cioè : metti che scoppia un’epidemia e per curarli mandano un’equipe, di quelle che conosciamo , dal S.Rita di Milano…

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