domenica 10 agosto 2008

Gioco di squadra

Chiunque affermasse che “la destra del malgoverno” non è in grado di fare gioco di squadra direbbe senz’altro una bestialità . Dopo mesi in cui le peggiori nefandezze la hanno fatte “ all together “ ovvero tutti insieme, adesso in clima feriale ,hanno , opportunamente , deciso di dividersi i compiti. Insomma affinchè gli italiani spaparanzati in spiaggia non abbiamo a perdere la loro dose di idiozie quotidiane si sono divisi i compiti. Aveva iniziato il Presdelcons affermando di essere l’unico a fare una politica di sinistra. Tempo 48 ore un suo autorevole ministro dichiarava , non ricordo più a quale proposito ( o meglio spoposito) che la causa della crisi economica del paese è dovuta alle politiche di sinistra. Apparentemente uno potrebbe chiedersi che dei due dovrebbe cambiare mestiere , ma non è così . Il gioco è leggermente più sottile ed è quello del dare ogni giorno una cazzata al popolo come forma di mitridatizzazione* affinchè questi si abitui a tutto e non si ponga domande di fronte a nessuna delle prossime follie che dovrà vedere e sentire. In condizioni normali , ovvero quando tutta la destra è attiva, visto lo spessore politico, questo problema non si pone . Una cazzata o più al giorno , anche senza programmarla , scappa sempre. Ma quando ,anche loro, vanno in ferie come fare? Se il paziente/paese non viene tenuto costantemente in cura potrebbe disabituarsi… ed allora ecco che entra in scena: il gioco di squadra… Caliamo il classico pietoso velo sulle considerazioni di Rotondi dopo la scomparsa di Gava più per il rispetto che merita ogni defunto che per altre ragioni e andiamo direttamente a chi , probabilmente , si è assunto l’onere (che tanto pesante non dev’essere visto come gli viene naturale) di somministrarci la nostra quotidiana dose di porcheria. Citiamo testualmente: 1- Pontida, Bossi torna sulle barricate "Il dito medio ce l'abbiamo ancora" . http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/politica/giustizia-9/bossi-dito-medio/bossi-dito-medio.html
2- Borghezio ha chiesto al custode di entrare nella Chiesa, che era chiusa. In assenza del parroco, il sagrestano ha tentennato, ma Borghezio ha sfoderato il tesserino da parlamentare ed ha insistito. Una volta all'interno, Borghezio è salito di fianco all'altare con la bandiera crociata della Lega e ha recitato, all'unisono con i presenti, la solenne formula: “«Noi cavalieri combattenti della cristianità giuriamo di difendere sempre e comunque la Commenda dalla profanazione e dall'invasione islamica»: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=77867 Volendo si potrebbe liquidare tutto con una battuta che vale per entrambi e che molto banalmente si rifà all’utilizzo del dito medio in maniera non molto fantasiosa ma abbastanza chiara da non obbligarci a scendere nei dettagli… se non fosse che con questa storia del gioco di squadra il rischio vero è che , pur di non rovinarci completamente l’estate, dovremo passare tutto il tempo possibile guardando, anche le specialità più “assurde” delle olimpiadi e quel che è peggio scoprire che , forse , anche “bisteccone Galeazzi ” è meglio di un TG.
*Mitridate VI, re del Ponto, sorbiva un sorso di veleno al giorno per immunizzarsi contro eventuali avvelenatori.

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