giovedì 20 novembre 2008

CLASSI PONTE? UN'INVENZIONE ITALIANA

Nei paesi avanzati non ci sono precedenti per la scelta di classi separate per i bambini immigrati. Ci sono invece molte esperienze di didattica speciale, volta al rafforzamento delle competenze linguistiche. Nel nostro paese la percezione di un'emergenza educativa è drammatizzata dallo smantellamento delle risorse per fronteggiarla. Il fatto stesso che alcune scuole abbiano investito di più nella didattica interculturale non di rado diventa un pretesto per convogliare solo verso queste gli alunni immigrati. Problemi di merito e metodo della proposta.

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

io ho frequentato le elementari in Francia, non ho mai avuto problemi, anzi, i bambini imparano presto le lingue, tenerli separati è solo frutto di una volontà deliberata di apartheid, di una deriva razzista e fascista dell'Italia che sembra non voler toccare il fondo
ciao

Anonimo ha detto...

testimonianza
io sono stato in Germania alla scuola pubblica in mezzo ai bambini tedeschi e il tedesco lo parlo perfettamente .

Anonimo ha detto...

Se la legge sull eclasi ponte passa mi vergogno diessere incapace di impedirla!nel ns piccolo tutti dovremmo protestare per i diritti di chi e' piu' debole invece nonostante ci dichiariamo democratici , col ns silenzio appoggiamo i provvediemnti razzisti di chi ci comanda e non ci rendiamo conto finche' non tocc anoi personalmente!abbiamo fatto l'Europa ma non siamo ancora europei!
Com epotranno funzionare le classi pontes esaran fatte di tanti bimbi con tante lingue non cambia ninete dalle classi miste di oggi , tranne il fatto che non staranno ocn bambini italiani a giocare, parlare, vivere e quindi impareraano molto piu' tardi!mi spiegassero i pedagogisti del cavolo Berlusca, Cota , Gelmini se le insegnanti che andranno nelle classi ponte saranno laureate in tutte le lingue dei bambini stranieri di quella classe! ma mi facesero ilpiacere di tacere.....incompetenti!!

Anonimo ha detto...

Ho insegnato per 20 anni in Germania e lì nel 1977 è stato fatto un esperimento simile con le classi d'inserimento che però, dopo un anno sono state perchè non hanno dato i frutti sperati! Erano però classi formate da bambini di una sola nazione, con due insegnati, uno di madrelingua ed uno di lingua tedesca. Alla fine si è capito che l'unica soluzione era quella di inserire i bambini stranieri nelle classi normali, affiancati da un insegnante di madrelingua. Io ho insegnato in queste classi per 15 anni ed i nostri bambini non hanno mai avuto problemi di lingua; anzi hanno conservato la lingua italiana che reso possibile la frequenza a molti di essi delle università italiane!
Ma, tutto questo si può fare investendo in denaro e personale specializzato, no riducendo e tagliando su tutto. La Gelmini dovrebbe andare lì ad imparare come vengono inseriti i bambini stranieri nella scuola e nel contesto sociale italiano. Si fa spesso, quando fa comodo, riferimento alla Germania; perchè non si prende ad esempio una nazione che con gli stranieri ha lavorato 50 anni!

Anonimo ha detto...

Tutto nella riforma Gelmini è splendido, sono riusciti anche a dimostrare che la matematica è solo opinione. Ed io che ero convinto che 2-1 faceva 1. Ma ci hanno spiegato che con la maestra unica non ci saranno licenziamenti.
La nuova sottrazzione dunque è: 2-1= 2.