mercoledì 28 maggio 2008

Non possiamo menarli? Cerchiamo di comprarli…

Dopo aver visto cosa succede ad usare il manganello per imporre il decreto sull’ubicazione delle discariche e magari anche riflettendo, a mente serena, sull’esperienza direttamente vissuta al G8 di Genova , il Ministro Scajola… ci prova!
“Bollette scontate per chi ospita centrali nucleari” dichiara a La Repubblica e aggiunge : “Chi subirà il disturbo psicologico (perché solo di questo si tratta) di ospitare una centrale dovrà essere premiato e non si tratta solo di premiare il Comune o la Provincia che certamente dovranno avere delle royalties , ma dobbiamo andare direttamente sui cittadini che dovranno pagare l'energia molto, molto, meno che negli altri posti, grazie a bollette più leggere".
A seguire l’istinto verrebbe da liquidare le dichiarazioni con un milanesissimo : “ …ma và dà via i ciapp!”
Ma non sarebbe giusto di fronte ad un’esibizione di cotanta arguzia , forza persuasiva oltre che di tolleranza .
Certo, l’idea che sia meglio un centinaio di euro in più in tasca rispetto a due legnate sul groppone , avrà pensato il Ministro , potrebbe suggerire a qualche facinoroso di non porsi di traverso rispetto alle mie decisioni.
E’ un modo di concepire le cose, legittimo …legittimo ma decisamente discutibile.
Così com’è discutibile la scelta del nucleare o il fatto che, una centrale a qualche passo da casa, rappresenti solo un disturbo psicologico. Forse il Ministro ha l’abitudine di guardare i cartoons dei Simpson e da questi ha tratto l’ispirazione per le profonde verità scientifiche che declama .
Sia come sia . Lasciamo stare! Così come lasciamo stare la questione nucleare si, nucleare no ! Avremo tempo per discuterne.
Quello che urta è l’approccio al problema.
Sembra di sentir dire : “ Dobbiamo fare delle scelte che la popolazione non accetterà di buon grado? O botte da orbi o li compriamo! “
Un metodo che, forse , poteva essere utilizzato nei vecchi asili infantili : “…se fai il bravo ti compro il gelato altrimenti te le suono!”
Una logica che, ormai, è stata superata perfino con i bambini di tre anni e che, nel terzo millennio ,si propone di applicare ad un ‘intera collettività ?
Complimenti il giorno in cui la banana sarà il vero simbolo nazionale si avvicina a grandi passi…

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