lunedì 9 giugno 2008

Da “vallettopoli” a “macellopoli”

Diciamolo subito, sono tra quelli che all’idea che mentre parla al telefono , da qualche parte un tizio, con o senza mostrine, possa ascoltare le mie telefonate non mi fa fare i salti di gioia. Ciò non toglie che , proprio l’altro giorno, nel sentire il Presdelcons urlare tre volte di seguito :” In galera!” riferendosi a chi intercetta ma soprattutto a chi rende pubbliche le intercettazioni mi è venuto il solito attacco di nausea . Mi sono consolato con il fatto che anche quello che urlava è stato male e ho fatto alcune riflessioni chiedendomi cosa avremmo mai saputo di una buona dose delle porcherie degli ultimi anni senza questa discutibile forma di ingerenza nella vita delle persone. Oggi è ancora peggio! Lo scandalo che sta portando in galera i macellai milanesi che agivano sotto le false spoglie di medici e i loro compagni di merende è venuto a galla, anch’esso, attraverso le intercettazioni telefoniche. E allora viva le intercettazioni? No di certo! Ma la tempestività dell’ultima offensiva antintercettazione puzza decisamente di bruciato . E’ facile , ma non inutile , chiedersi chi sia il creatore del tanto celebrato modello di Sanità Lombardo che ha permesso questo abominio. A occhio e croce , mi pare sia, un signore brizzolato , di Forza Italia , molto vicino a Comunione e Liberazione e a tutti i suoi vari movimenti per la vita. E secondo voi come mai l’offensiva più poderosa contro i giornalisti che pubblicano le intercettazioni arriva proprio un paio di giorni prima che questa vicenda venga alla luce e i dialoghi degli schifosi vengano pubblicati? Converrete che pensare ad un disperato tentativo di (almeno) limitare la diffusione delle notizie ci può stare e senza nemmeno correre il rischio di essere considerato il solito dietrologo di sinistra perennemente a caccia di streghe. Perché in questa vicenda , se non fossimo il paese dei cachi, oltre alla galera (e qui si che bisogna gridarlo!) con tanto di chiavi della cella buttate via , sarebbe necessario risalire “all’inventore” di questo sistema . Sistema che, negli anni , ha , di fatto , regalato miliardi alle cliniche private convenzionate senza il benché minimo controllo su ciò che facevano e contemporaneamente ha distratto fondi alla sanità pubblica riducendola alla tragica parodia di un sistema sanitario che tutti conosciamo. Perché in un paese che non fosse il paese dei cachi, esisterebbe , oltre che la responsabilità penale individuale, anche e soprattutto una responsabilità più grande che è quella politica e che dovrebbe costringere chi ha fatto delle scelte assurde per la collettività a confrontarsi con essa e a farci i conti. Sarebbe interessante chiedere alle vittime dei macellai di cui sopra cosa pensano non tanto di chi li ha inutilmente martoriati rovinando loro la vita perché sarebbe troppo semplice , bensì cosa pensano di chi ha messo in piedi il tanto celebrato modello di sanità lombarda e se non fosse una domanda troppo crudele chiedere loro , anche, per chi hanno votato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Behh, questa volta direi che il beneamato presidente del consiglio, sia giustificato!!!!!!!
Anche a mè darebbe fastidio una intercettazione su una mia telefonata mentre parlo con un condannato per mafia (Dell'Utri) discorrendo su un mio stalliere (ufficialmente almeno) che ha messo qualche bomba qua e la ed ho pure ricevuto una visita dai carabinieri per colpa di questo mio dipendente(Mangano). Se si sente tutto chiaramente non sta bene, cosa può pensare la gente di me?