venerdì 2 maggio 2008

Dopo il 14 aprile e dopo Roma...

Questa non è farina del mio sacco ma mi piace e vorrei condividerlo.
Anch'io, come tutti, sono scosso dal risultato elettorale. Scosso ma non veramente sorpreso, perché da molto tempo mi aspetto poco di buono da questo paese. Questo poco di buono non me lo aspetto né dal berluscone né dalla Gauche, ora auto-estintasi grazie all'ultimo karakiri.
Ma sarebbe ingiusto addossare tutte le colpe al povero Walter: egli non ha fatto che accelerare la disfatta di una coalizione incoerente fra i suoi mastelli, pecorari, turigliatti & altri , incoerenti e litigiosi. Il povero Prodi, con la sua incomunicabilità cronica, non poteva andare lontano. Ora ci ritroviamo un paese fotografato con più esattezza: un paese di euforici, depressi, tendenzialmente fascistoidi, gregari, panicati, pronti a credere all'ennesima bufala.
Bene, ti dico: questo: è il momento di amarlo di più questo paese, di provare infinita profonda tenerezza per la sua fragilità, di aiutarlo a ritrovare le sua sicurezze e quindi la ragione. Per questo bisogna restare qui e testimoniare la propria "diversità" che oggi è esattamente il contrario della "trasgressione" modaiola e consumista. “I veri eroi sono i padri di famiglia” - lo diceva un personaggio del film Betty blue - “quelli che tirano la carretta e crescono buoni figli” . Dunque non scoraggiarti. Fa bene pensare che, alla peggio , uno se ne scappa in Spagna, ma sappi che si può restare onorevolmente anche qui e rivendicare il diritto di esistere orgogliosamente come minoranza. Anche la Sinistra, una volta liberatasi dai fanfaroni, dagli ignoranti, dai narcisi, dalle seghe carrieriste, ritroverà la sua compagine perché la domanda di equità e di giustizia non è sparita a con la chiusura delle urne.

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